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“I Moccia non volevano la droga a Casoria poi intervenne Ciro”, la rivelazione del pentito

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Bruno Esposito, collaboratore di giustiziacon un passato nella ‘paranza dei bambini’, ha tracciato un profilo di Ciro Contini, nipote del boss Eduardo ‘o roman arrestato ieri dagli agenti del commissariato San Carlo all’Arena:”Contini mi chiese di contattare un tale Emanuele di cui non ricordo il cognome e che abita a Casoria perché intendeva fare una riunione con lui. Fissammo l’appuntamento per la sera stessa nello scantinato della mia abitazione. I due si accordarono e decisero di gestire assieme la zona di Casoria. Quel giorno nello scantinato Contini lasciò un trolley con all’interno delle armi che chiamava con il nome delle mie figlie, poi si riprese la borsa. Risolto questo ha preteso che andassi con altri suoi uomini a fare un pestaggio ad un pusher di piazza Bellini perché spacciavano senza la sua autorizzazione. Pietro allora si è rivolto ad un esponente del clan Moccia per tendermi una trappola. Mi hanno invitato da un barbiere a Casoria, e poiché sapevamo che i Moccia non volevano droga a Casoria, l’ho detto a Ciro e siamo andati all’appuntamento. Lui si è armato e si è fatto scortare da due scooter. Ha fatto irruzione nel locale, ha picchiato tutti ed è andato via”.

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