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giovedì, Aprile 18, 2024
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«Quello è scemo, va litigando con tutti», i commenti del boss D’Amico sull’agguato a Nurcaro

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La notizia del fallito agguato ai danni di Salvatore Nurcaro lo scorso 3 maggio a piazza Nazionale si diffuse rapidamente anche al rione Villa, ‘feudo’ dei D’Amico. Il gruppo retto da Umberto D’Amico ‘o lion e da Umberto Luongo ‘Uomo nero’ conosceva bene Nurcaro ‘o cacciuottolo: pochi giorni prima il 31enne aveva avuto un alterco proprio con esponenti di quel clan arrivando addirittura a sequestrare uno di loro. Il ferimento di Nurcaro, secondo i ras di via Nuova Villa, era quasi nell’aria visto che, come si evince dalle intercettazioni, Nurcaro era inviso a parecchie persone. Nelle intercettazioni i riferimenti sono numerosi; c’è in particolare una conversazione tra Umberto D’Amico e una donna in cui i due commentano la notizia.

Donna: l’hanno sparato

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D’Amico: ma quello va litigandosi torno torno, quello scemo del ‘cacciuottolo’

Donna: dice che sta al Cardarelli

D’Amico: i colpi nelle spalle ha preso

Donna: ma dice che hanno preso pure una bambina

D’Amico: ma quello vuole fare le ‘tarantelle’, anche con noi, quello scemo del ‘cacciuottolo’, si è messo con i Reale

Nurcaro, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Buccino Grimaldi contro Armando Del Re (indicato come l’esecutore materiale dell’agguato) pretendendo la riscossione dei proventi riconducibili ai traffici illeciti a San Giovanni a Teduccio pare dunque aver sequestrato un affiliato facente parte del ‘gruppo Urio’ dei D’Amico trattenendo con sè la chiave del veicolo in uso a quest’ultimo. Azioni avvenute in pieno contesto criminale a dimostrazione delle frequentazioni ‘in odor di clan’ sia di Nurcaro che di Del Re indicato come particolarmente vicino ai Formicola, gruppo del quale fa parte Stanislao Marigliano il cui nipote ha avuto, giorni prima dell’agguato, uno screzio con lo stesso Nurcaro. Elementi questi che costituiscono il contesto imprescindibile per inquadrare l’agguato. Resta preminente l’aspetto economico per svelare il movente: i Del Re erano già sotto intercettazione per un’altra inchiesta relativa ad un traffico di droga e dunque, resrta sullo sfondo il sospetto concreto che i Del Re e Nurcaro fossero in affari e che alla base del dissidio tra i due possa esserci un debito da saldare.

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