11.8 C
Napoli
mercoledì, Aprile 24, 2024
PUBBLICITÀ

Omicidio a Villaricca, carcere a vita per il boss Mariano Riccio e i ras della Vanella Grassi

PUBBLICITÀ

Carcere a vita per il boss Mariano Riccio e i ras della Vanella Grassi. Questa la decisione presa in via definitiva dalla Cassazione (I sezione penale) in relazione all’omicidio di Pasquale Malavita, delitto avvenuto a Villaricca nel 2010. Carcere a vita (già peraltro inflitti in primo grado) anche per Fabio Magnetti e Alessandro Grazioso. Per Umberto De Vitale, altro giovanissimo ‘in quota’ Vanella Grassi confermata la pena di 30 anni. Per i quattro ras la Suprema Corte ha respinto i ricorsi presentati dai loro legali confermando dunque le condanne d’appello.

L’omicidio del ras Pasquale Malavita segnò il definitivo passaggio della Vanella Grassi con l’ala più radicale degli Scissionisti. L’omicidio avvenne a Villaricca nell’ottobre del 2010. Malavita pagò con la vita l’esser diventato troppo autonomo e aver dato troppi segni di malcontento. A decretarne la morte Fabio Magnetti che, grazie a Mariano Riccio, riuscì ad attirare in trappola Malavita e ad ucciderlo.

PUBBLICITÀ

Malavita attirato in trappola e ucciso

Secondo la prima ricostruzione effettuata all’epoca dai carabinieri, Malavita, intorno alle 17.30, percorreva via Consolare Campana a Villaricca, nella zona ovest, cosiddetta “Villaricca due”. Era a bordo di uno scooter insieme ad un’altra persona, quando i killer, a bordo di un’altra moto gli si avvicinarono facendo fuoco. Lo scooter percorse ancora alcuni metri prima di fermarsi, lasciando evidenti traccie di sangue lungo il bordo della strada, poi quando la corsa si arrestò del tutto i killer diedero il colpo finale sparandogli al volto. Secondo alcuni testimoni accorsi sul posto dopo aver udito gli spari, Malavita non sarebbe morto sul colpo, ma solo alcuni minuti dopo, prima dell’arrivo dei soccorsi.

I verbali del pentito Pacciarelli

Secondo la ricostruzione fornita dai pentiti la vittima si lamentava della gestione da parte del clan degli affari e dei pagamenti, quindi andava epurata. Di quel commando, deciso da Mariano Riccio all’epoca reggente degli Amato-Pagano, faceva parte anche Mario Pacciarelli, uno dei pentiti che hanno contribuito a chiarire l’omicidio. Gli altri sono Rosario Guarino e Antonio Accurso: «Decidemmo di raccontare tutto (le lamentale sulla gestione degli affari illeciti, ndr) a Mariano Riccio, che mi disse: quello che volete fare voi va bene, siete la mia famiglia”, ha messo a verbale Rosario Guarino detto “Joe banana”, uno dei capi della Vanella Grassi. «Raccontai a Mariano Riccio quanto mi aveva detto Pasquale Malavita e gli proposi di ucciderlo, secondo l’accordo che avevo già raggiunto con Fabio Magnetti, ma era necessaria l’autorizzazione di Mariano Riccio. Il quale aggiunse che Malavita si stava comportando male e dunque meritava di morire».

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Sistema Caivano, stangata per i Sautto-Ciccarelli: quattro secoli di carcere

Oltre quattro secoli di carcere. Questa la decisione presa quest'oggi dal gip del tribunale di Napoli Valentina Giovanniello in...

Nella stessa categoria