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sabato, Aprile 20, 2024
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San Giorgio a Cremano. Aggredita dal compagno, tenta di uccidersi: salvata dai carabinieri

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Voleva porre fine alla propria vita dopo l’aggressione del compagno ma una carabiniera la convince a “resistere”, arrestato l’uomo. Una violenta lite ed animi accesi così è andata in scena in un appartamento di San Giorgio a Cremano.

Erano circa le 22 quando i telefoni del 112 squillano segnalando una lite in un appartamento della zona. Una pattuglia della locale stazione era intenta nel compiere un giro di perlustrazione nei pressi dell’appartamento incriminato motivo per cui in pochi istanti lo raggiunge. Una volta arrivata la pattuglia capisce che la violenta lite è ormai arrivata quasi all’epilogo. La donna, vittima delle mani brutali del compagno, era infatti affacciata al balcone del primo piano ed indicava verso la strada.

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La violenta aggressione 

L’indice della donna era puntato su di un uomo in corsa, il compagno, che dopo averla aggredita violentemente stava cercando di fuggire. La donna è affacciata, urla e chiede aiuto. L’uomo, nonostante il suo tentativo di fuga, viene bloccato dagli altri carabinieri della stazione di Portici insieme con i colleghi del locale commissariato in supporto. Nel frattempo sotto casa della vittima resta una carabiniera. Quest’ultima cerca infatti di parlare e tranquillizzare la donna, ancora affacciata al suo balcone, visibilmente scossa dall’aggressione appena ricevuta.

La vittima infatti racconta che il suo compagno l’ha picchiata procedendo poi con l’aggressione cercando di soffocarla afferrandola per il collo e coprendole il volto con un cuscino. Attimi di terrore per la donna che si è vista minacciata di morte e brutalmente aggredita dall’uomo che avrebbe dovuto condividere con lei la vita e quotidianità. Tremendamente scossa e con ancora gli strascichi di terrore la donna pensa infatti di voler porre fine alla propria vita. Convivere con la paura e con le immagini di un aggressione non è semplice. Vi è infatti spesso un processo che richiede aiuto e soprattutto tempo quello che porta a rasserenare le vittime.

Motivo per cui la presenza della carabiniera è stata fondamentale per la vittima. La militare infatti entra subito in empatia con la donna capando il suo stato d’animo post aggressione e mostrandosi totalmente disponibile al dialogo e al soccorso. L’empatia della carabiniera ha infatti fatto si che la donna cambiasse idea. La carabiniera ha quindi salvato la vita della donna due volte, la prima prestando pronto soccorso, insieme ad i suoi colleghi, e riuscendo così ad arrestare l’uomo e la seconda convincendola a lottare e vivere, e che non tutti gli uomini sono il suo compagno. L’aggressore è invece in carcere in attesa di giudizio.

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