Scoperta ‘lavatrice’ della camorra a Roma, nei guai produttore cinematografico. Dunque riciclaggio con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa e fatture false: queste le accuse rivolte a vario titolo nei confronti di 9 persone, destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip ed eseguita su disposizione della Dda di Roma dai carabinieri del Comando Provinciale. Contestualmente all’ordinanza il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza sequestrava oltre 1 milione e 500 mila euro. Tra le persone raggiunte da misura c’è anche un produttore cinematografico.
Il provvedimento cautelare trae origine da una costola dell’indagine, svolta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci, che lo scorso 18 gennaio aveva portato all’esecuzione di arresti nei confronti di soggetti indiziati di aver costituito due sodalizi armati dediti allo spaccio di droga.
IL RUOLO DEL PRODUTTORE CINEMATOGRAFICO
Le attenzioni investigative su questi ultimi avevano fatto emergere i rapporti con un produttore cinematografico finalizzati alla realizzazione del sequestro di persona di un imprenditore che aveva accumulato un rilevante debito nei confronti del D’Amico-Mazzarella, clan originario di San Giovanni a Teduccio, progetto delittuoso poi non andato a buon fine.
l provvedimento cautelare trae origine da una costola dell’indagine che lo scorso 18 gennaio aveva portato all’esecuzione di arresti nei confronti di soggetti indiziati di aver costituito due sodalizi armati dediti al narcotraffico. È emerso anche il tentativo di sequestro di un imprenditore che aveva accumulato un rilevante debito nei confronti di un clan camorristico.