Andavano in nome del clan De Rosa, gruppo emergente a Qualiano, i tre arrestati questa mattina dai carabinieri della locale stazione di Qualiano, diretti dal maresciallo Pasquale Bilancio, coordinati dal capitano De Lise della Compagnia di Giugliano. Questo il modus operandi di Agostino Ciccarelli, detto bombolone, 54enne di Giugliano, Salvatore Sigillo, detto totore dei telefonini, 43enne di Qualiano e Antonio Bevilacqua, un 22enne di Villaricca, ritenuti responsabili di estorsione aggravata da metodo e finalità mafiosi.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti per quattro volte nel corso degli ultimi giorni si sono presentati da un imprenditore edile di Qualiano evocando la loro appartenenza al clan De Rosa e, a forza di violenze, minacce e intimidazioni, lo hanno piegato a consegnare 500 euro. Si trattava, però, solo di un anticipo della richiesta estorsiva totale: l’uomo, infatti, avrebbe dovuto pagare 10mila euro per continuare a lavorare tranquillamente con la sua impresa nell’immobile, per altro, di sua proprietà. Fondamentale si è dunque rivelata la denuncia dell’imprenditori che ha svelato agli inquirenti termini e modalità attraverso cui gli uomini del clan De Rosa taglieggiavano le vittime.