A seguito di attività info-investigativa, veniva scoperta dagli Agenti della Polizia Municipale reparto PIC/Ambientale, in zona Piazza Garibaldi, una centrale di SIM con intestazione fittizia messa in piedi da due soggetti di nazionalità Pakistana, all’interno di un negozio di telefonia e internet. Il locale serviva come base per lo smistamento di sim card definite “pulite”. Vendute, cioè, a chi avesse il bisogno di non essere rintracciato facilmente, intestando contratti di note compagnie telefoniche a soggetti sconosciuti. Nel corso dell’ispezione gli Agenti hanno sequestrato migliaia di fotocopie di passaporti.
Trovate 7.600 schede con compagnie telefoniche diverse
Questi avevano un numero identificativo su cui c’erano dati anagrafici di soggetti stranieri mediante l’utilizzo di un sofisticato software per l’editing grafico e 7600 sim di diverse compagnie telefoniche, abbinato al passaporto con associate 5 utenze telefoniche ed il relativo contratto con fittizia intestazione.
A cosa servivano le sim con intestazione fittizia
Le sim non intestate, sottolinea il Comando, sono utilizzate per fini illeciti ma anche per la commissione di reati persecutori o truffe. Inoltre il cliente poteva richiedere all’esercente un set completo di telefonino e scheda telefonica con intestazione fittizia. Per farla bastava utilizzare un modello di telefono con caratteristiche tali da renderlo non identificabile.