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martedì, Aprile 23, 2024
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Da Giuseppe ‘Baku’ a Nello ‘Marijuana’, il mito di Scampia per i trafficanti di droga

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Su delega di questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale
della Guardia di Finanza di Catania hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure
cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale etneo nei confronti di 25 persone (21
ristrette in carcere e 4 agli arresti domiciliari) indagate, a vario titolo, per
associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti (cocaina,
marijuana, hashish e “crack”) aggravata dalla finalità di agevolare il clan mafioso
“Santapaola-Ercolano” e dalla detenzione di armi.

Contestualmente, è stato eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per sproporzione (art.240 bis C.P.) di una ditta individuale per un complessivo valore di 200 mila euro. L’investigazione condotta dal Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Catania e coordinata da questa Procura Distrettuale, è convenzionalmente denominata
operazione “SHOES” per l’utilizzo, tra le tante, quali parole convenzionali, di noti
brand di scarpe per comunicare i quantitativi di droga da movimentare.

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La meticolosa indagine dei Finanzieri del G.I.C.O. di Catania (Gruppo Operativo
Antidroga, G.O.A.), consentiva di pervenire, tra gennaio 2017 e novembre 2018, a
ripetuti riscontri dell’operatività di molteplici gruppi criminali organizzati (catanesi
riforniti da formazioni criminali campane, albanesi, calabresi e laziali) attraverso
l’arresto in flagranza per traffico di stupefacenti di 6 soggetti (artt. 73 e 80, D.P.R.
309/90) e al contestuale sequestro, in più frangenti, di oltre kg. 4 di cocaina, kg. 52
di marijuana e kg.25 circa di hashish. Gli stupefacenti sequestrati, destinati al
mercato della Sicilia orientale, avrebbero fruttato alle strutturate compagini criminali
etnee proventi per 2,5 milioni di euro.

Nel dettaglio, l’indagine dei Finanzieri del G.I.C.O. di Catania trae la sua origine dallo
sviluppo diretto delle evidenze emerse in un distinto procedimento penale
(Operazione “STOP AND GO”, Guardia di Finanza Catania) che portò, nel maggio
2019, all’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari in carcere emessa dal G.I.P.
del Tribunale etneo nei confronti di 16 persone espressione di due distinte compagini
associative, aventi la loro base operativa a Catania con ramificazioni attive in Italia
(Torino, Siena e Reggio Calabria) e all’estero (Spagna e Sud America).
L’odierna operazione “SHOES” ha permesso di tracciare con dovizia i traffici criminali
condotti da due associazioni armate finalizzate al traffico di stupefacenti, una delle
quali operativa anche allo scopo di agevolare Cosa Nostra etnea (gruppo criminale
“ottantapalmi” poi assorbito dai “Nizza”) mediante la destinazione di parte dei
proventi illeciti alle famiglie dei detenuti.

Il primo sodalizio era capeggiato da VASTA Giuseppe (cl.1988), già noto alle
cronache giudiziarie per essere stato tratto in arresto, nel quartiere Zia Lisa, con 1,3 kg di cocaina celata tra salumi nonché per la detenzione illegale di un’arma
clandestina e munizioni; VASTA rappresentava, nella citata operazione “STOP AND
GO”, uno dei principali collettori di rilevanti quantitativi di hashish ed eroina forniti dai
fratelli MAGGIORE Alfio Giuseppe (cl.1988) detto “Graziano” (cantante
neomelodico catanese noto per i suoi pezzi in napoletano), Giuseppe e Orazio
Valentino per essere poi rivenduti all’ingrosso ai fornitori di piazze di spaccio nei
quartieri catanesi di Librino, San Cristoforo e Villaggio Sant’Agata. Tra il gennaio e il
giugno 2017, Giuseppe VASTA, soprannominato “Bakù” dai fornitori partenopei in
onore di una nota piazza di spaccio di Scampia (chalet Bakù), promuoveva e dirigeva
l’associazione attraverso la collaborazione del succitato “Graziano” MAGGIORE,
dei suoi cognati VENTIMIGLIA Agatino Maurizio (cl.1974) e PAPA Giovanni
(cl.1973), di CRISAFULLI Cristoforo (cl.1983) detto “Cristian”, i quali curavano sia
la fase di reperimento ed acquisto dello stupefacente dai fornitori che quella
successiva di vendita nel territorio di Catania. Anche durante il periodo di detenzione
in carcere, VASTA, come palesato in alcune delle conversazioni telefoniche
intercettate, per il tramite della consorte, impartiva precise direttive per la
prosecuzione dei suoi illeciti traffici.

L’ASSE CON LA PROVINCIA DI NAPOLI

Il gruppo “VASTA” si approvvigionava stabilmente, mediante collaudati sistemi di
comunicazione tesi a eludere anche eventuali intercettazioni telefoniche in atto, dalle seguenti formazioni criminali:
– un sodalizio operante a Castellammare di Stabia (NA) per la fornitura di cocaina,
costituita da GARGIULO Catello (cl.1974) detto “Nello Marijuana”, VITALE
Maurizio (cl.1987), VITALE Fortunato (cl.1973) e PANE Antonio (cl.1987);
quest’ultimo, oggi ristretto agli arresti domiciliari, veniva tratto in arresto in
flagranza di reato (nell’aprile del 2017) all’uscita dal casello autostradale di
Acireale (CT) quando, dopo l’intimazione dell’alt imposto dalla pattuglia dei
Finanzieri operanti, provava a celare, lanciandoli dal finestrino del veicolo di cui
era alla guida, due involucri scuri contenenti kg.2 di cocaina. Altro arresto in
flagranza e contestuale sequestro di kg.2 di cocaina, concreta evidenza
dell’operatività della rodata catena di fornitura, avveniva nel luglio del 2017, presso
il casello autostradale di San Gregorio di Catania, quando uno dei corrieri
dell’organizzazione veniva sorpreso a trasportare in un “doppio fondo” di
un’autovettura il prezioso carico;

– un secondo canale di fornitori, stanziati tra Scordia e Militello in Val di Catania, era
rappresentato da STRANIERO Carmelo (cl.1971), STRANIERO Giovanni
Nicolò (cl.1991) e DAMMONE SESSA Gaetano (cl.1989), trafficanti di marijuana.
Nel settembre 2017, sulla strada provinciale 69 direzione Catania, a riscontro
dell’operatività del citato gruppo di fornitori a favore del sodalizio capeggiato da
VASTA, veniva tratto in arresto in flagranza un corriere catanese che trasportava oltre 10 kg di marijuana nascosti nel portabagagli di un’autovettura presa a
noleggio;

– un’ulteriore catena fornitrice aveva la sua base logistica nel Lazio ed era
rappresentata da due soggetti di nazionalità albanese – SHKRELA Klodian
(cl.1984) e SOTIRI Rodolf, (cl.1975) – che unitamente a CATANIA Salvatore
(cl.1983) trasportavano a beneficio degli uomini di VASTA rilevanti quantitativi di
marijuana e hashish. Due le operazioni di riscontro concluse, su questo fronte, dai
Finanzieri del Nucleo P.E.F. di Catania: nel settembre del 2018, al casello
autostradale di San Gregorio di Catania, arresto di un responsabile e sequestro di
kg.25 circa di hashish occultati a bordo di un autoarticolato tra pedane e bancali
di legno; a fine novembre del 2018, arresto di 2 corrieri catanesi e sequestro di
kg.42 di marijuana rintracciata nel bagagliaio della loro autovettura fermata
all’uscita dell’autostrada Messina- Catania.

Ulteriore formidabile attività di riscontro della disponibilità di armi da parte del Gruppo
“Vasta” veniva messa a segno nel settembre del 2017, quando, i Finanzieri del
G.I.C.O., nel quartiere di San Berillo Nuovo (Corso Indipendenza, Catania), traevano
in arresto 2 soggetti in possesso di un arsenale costituito da un fucile mitragliatore
ak 47 kalashnikov, 3 revolver, 1 pistola semiautomatica e circa 500 cartucce di vario
calibro, alcuni passamontagna e oltre un chilo di marijuana.

Il secondo focus investigativo dell’operazione “SHOES” era rappresentato
dall’associazione armata capeggiata da SOZZI Sebastiano (cl.1982), detto
“Davide”, promotore e coordinatore di un’attività di spaccio di stupefacenti nel
territorio di Catania, il quale si procurava cocaina e “crack” da fornitori catanesi e
calabresi e gestiva la lucrosa attività unitamente alla moglie MIRABELLA Silvana
(cl.1980) incaricata della contabilità dei crediti vantati nei confronti degli acquirenti e
della suddivisione in dosi. Altri sodali del gruppo “SOZZI”, tutti destinatari dell’odierna
misura cautelare, erano PATROCELLI Francesca (cl.1985), con il ruolo di
magazziniere, GUGLIELMINO Antonino Mirko (cl.1992), detto “Nino Coccolino”,
organizzatore della fiorente piazza di spaccio di via Alogna (Quartiere San Cristoforo,
Catania), AMATO Salvatore (cl.1998), SPAMPINATO Roberto (cl.1971), FUSELLI
Antonino (cl.1974) e Cristofaro Angelo (cl.1957) con lo specifico ruolo di “broker”
nell’acquisizione e rivendita all’ingrosso e al dettaglio degli stupefacenti oltreché di
recupero di eventuali crediti da forniture di stupefacenti scaduti e non saldati. Al
sodalizio prendevano parte anche PASQUALINO Angelo (cl.1982), detto “Angelo il
palermitano”, e VALENTI Maurizio (cl.1974), quali stabili fornitori.

I proventi del traffico di stupefacenti, oltre che essere ripartiti tra gli affiliati in relazione
alle mansioni svolte, erano destinati da SOZZI anche alle famiglie di alcuni affiliati in
carcere del gruppo mafioso catanese di cui questi, per sua stessa ammissione, faceva parte, ovvero il clan “Santapaola – gruppo Nizza”. Numerose le conversazioni
intercettate nelle quali SOZZI, contrariato dalla gestione non adeguatamente
redditizia della succitata via Alogna da parte di GUGLIELMINO e successivamente
preoccupato per il suo arresto avvenuto nel febbraio del 2018 per spaccio di cocaina,
palesava la necessità di affidare la piazza a soggetti in grado di garantire introiti
superiori anche per sostenere adeguatamente le famiglie dei detenuti i quali, all’atto
della loro carcerazione, avevano in SOZZI riposto la fiducia affidandogli il controllo
delle loro piazze. Tra questi detenuti figuravano, tra gli altri, AMATO Salvatore
(cl.1955), detto “Turi Amato”, storico esponente di spicco del clan Santapaola,
reggente del gruppo “Ottantapalmi”, coniugato con SANTAPAOLA Grazia (cl.1957)
cugina di primo grado del boss “Nitto” SANTAPAOLA; AMATO Alfio (cl.1980), figlio
dei predetti, anch’egli esponente di rilevo del clan Santapaola e SCUDERI
Francesco, detto “Niculitto”, genero dei coniugi AMATO-SANTAPAOLA. “Turi”
AMATO, storico capo del gruppo degli “Ottantapalmi”, aveva gestito, tra le altre, la
piazza di via Alogna e i ricavi dello spaccio erano sempre stati destinati dagli AMATO
al mantenimento dei detenuti del gruppo ed alla cassa comune del clan mafioso.
Gli odierni provvedimenti cautelari sono completati dall’esecuzione della misura reale
del sequestro preventivo finalizzato alla confisca di sproporzione adottata nei
confronti di Giuseppe VASTA della ditta Individuale GIUFFRIDA Isabella,
denominata “Bar Rocher”, avente la sua sede d’esercizio a Catania in via Acquicella,
attività intrapresa nel gennaio del 2018.

Nell’ultimo decennio, il nucleo familiare di VASTA ha conseguito e dichiarato un
reddito complessivo di circa 6 mila euro assolutamente non adeguato a fronteggiare
le spese sostenute in ragione delle quali viene in rilievo una complessiva
sproporzione di circa 350.000 euro rappresentata dagli specialisti delle Fiamme
Gialle quale prima significativa traccia dell’avvenuta immissione nel circuito legale di
capitali di illecita provenienza.
Si allega elenco nominativo dei soggetti destinatari della misura cautelare
personale (carcere e arresti domiciliari).

ELENCO SOGGETTI DESTINATARI DELLA MISURA CAUTELARE
CUSTODIE IN CARCERE

AMATO Salvatore, nato a Catania l’11.06.1998;
CATANIA Salvatore, nato a Catania il 27.10.1983;
CRISAFULLI Cristoforo, nato a Catania il 12.04.1983;
DAMMONE SESSA Gaetano, nato a Catania il 09.10.1989;
FUSELLI Antonino, nato a Catania il 04.07.1974;
GARGIULO Catello, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 28.06.1974;
GUGLIELMINO Antonino Mirko, nato a Catania il 07.05.1992; già recluso presso
la casa circondariale di Catania Bicocca;
MAGGIORE Alfio Giuseppe, nato a Catania il 02.07.1988;
MIRABELLA Silvana, nata a Catania 02.01.1980;
PAPA Giovanni, nato a Riposto (CT) il 04.06.1973;
PASQUALINO Angelo, nato a Catania il 15.11.1982;
SHKRELA Klodian, nato in Albania il 15.05.1984;
SOTIRI Rodolf, nato in Albania (EE) il 03.03.1975, alias SOTIRI Rudolf (Albania
(03.03.1975), alias AGALLIU Elton (Albania 23.09.1974);
SOZZI Sebastiano, nato a Catania il 01.07.1982;
SPAMPINATO Roberto, nato a Catania il 30.09.1971;
STRANIERO Giovanni Nicolò, nato a Catania il 06.12.1991;
VALENTI Maurizio, nato a Catania l’11.02.1974;
VASTA Giuseppe, nato a Catania il 13.01.1988; già recluso presso la casa
circondariale di Agrigento;
VENTIMIGLIA Agatino Maurizio, nato a Catania il 15.12.1974;
VITALE Fortunato, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 08.06.1973;
VITALE Maurizio, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 27.06.1987.

ARRESTI DOMICILIARI

FUSELLI Cristofaro Angelo, nato a Catania il 02.10.1957; già recluso presso la
casa circondariale di Augusta;
PANE Antonio, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 05.03.1987;
PATROCELLI Francesca, nata a Catania il 06.08.1985;
STRANIERO Carmelo, nato a Militello in Val di Catania (CT) il 09.05.1971.

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