Una questione di donne dietro gli spari al Cavone, fari puntati sul ras Saltalamacchia

C’è una questione di donne dietro gli spari contro l’abitazione di Luigi Lepre di una settimana fa. Anzi di una donna. E’ questa l’indiscrezione filtrata in ambienti investigativi dopo che negli ultimi giorni le ‘scosse telluriche’ che hanno caratterizzato il centro di Napoli hanno ‘portato in dote’ una stesa al Cavone di piazza Dante e al ferimento di Vincenzo Errichiello considerato elemento vicino al clan Mariano. I fari delle forze dell’ordine, in entrambi i casi, sono puntati sul ras Eduardo Saltalamacchia indicato come l’unico in grado di tali ‘prove di forza’, l’unico che avrebbe al momento tale capacità militare. Se il coinvolgimento di Saltalamacchia nel ferimento di ‘Gnezzill’ (Errichiello ndr) è ancora tutto da provare nel primo caso c’è un’indiscrezione che filtra con insistenza negli ambienti investigativi. Stando a quest’ultima la stesa sotto casa di Lepre sarebbe la risposta del ras della Pignasecca all’allontanamento di una donna, imparentata ai Lepre, ma da tempo vicina al sodalizio Saltalamacchia-Ricci. Quest’ultima, nonostante la parentela con i Lepre e con i Cianciulli, avrebbe avuto un acceso diverbio con i suoi familiari che le avrebbero imposto l’allontanamento forzato. Una decisione che avrebbe dunque innescato la reazione di colui che, attraverso una fitta rete di alleanze, punta a consolidare in maniera stabila la sua posizione nei vicoli del centro storico.