Allarme bronchiolite all‘Ospedale Santobono di Napoli, dove ad oggi la metà dei bambini ricoverati nei reparti di Pediatria risulta infetto dal virus respiratorio sinciziale che provoca l’infiammazione dei bronchioli, i più piccoli passaggi di aria dei polmoni. Si tratta di bambini molto piccoli, che hanno meno di 18 mesi. Due bimbi ricoverati sono gravi e sono stati portati in terapia intensiva. Altri due bimbi sono, invece, in terapia sub-intensiva. Tutti e quattro i bambini sono sotto stretta osservazione del personale sanitario, medico e infermieristico.
La bronchiolite non è da sottovalutare, perché può avere complicazioni anche serie per i bimbi. “La bronchiolite – spiega il dottor Enzo Tipo, primario del Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale Santobono di Napoli – colpisce i bambini al di sotto dei 18 mesi di vita. Allo stato il 50% dei bambini ricoverati nei reparti di pediatria ha la bronchiolite. Ci sono casi più importanti: 2 bambini sono in terapia intensiva e un altro paio in terapia sub intensiva“.
Ma come si può riconoscere la bronchiolite nel proprio bambino? “La bronchiolite – aggiunge il dottor Tipo – inizia come un banale raffreddore ed evolve, in breve tempo, verso una patologia respiratoria più importante. La presenza di tosse, difficoltà respiratoria, sonnolenza, rifiuto dell’alimentazione devono portare a contattare il medico curante“.
Quali consigli per i genitori? “I consigli sono quelli della prevenzione di tutte le malattie virali che ci ha insegnato il Covid – conclude il primario del Santobono – uso di mascherine, evitare di entrare a contatto con i bambini se si è raffreddati, evitare ambienti affollati. In poche parole chi ha un bimbo piccolo lo deve proteggere“. (Fanpage.it)