Gli imprenditori di Caivano erano inseriti in una lista tramandata da clan a clan. Sono risultati essere vittime di estorsioni per mano di due indagati, che hanno ricoperto il ruolo di reggenti nel clan. Entrambi sono stati arrestati dai carabinieri per associazione a delinquere di tipo mafioso ed estorsione aggravata. A scoprirlo sono stati i militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, nell’ambito di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea.
Dall’inchiesta sono emersi diversi episodi estorsivi ai danni di imprenditori di Caivano, dove i due avevano assunto ruoli apicali nell’ambito di un’organizzazione camorristica.
Le misure cautelari in carcere sono state notificate a Giovanni Barra, detto “Giovanni o’ scucciato”, 39 anni, e a Roberto Alfio Maugeri, 33 anni. Entrambi ritenuti stretti collaboratori del boss Antonio Angelino, detto “Tibiuccio”, che hanno assunto la guida del clan nel periodo in cui il boss era irreperibile in quanto destinatario di un arresto.
L’anello di congiunzione tra 2 clan, il ruolo della ‘Cipolla di Caivano’