La Procura ne chiedeva una nuova custodia cautelare in carcere ma il Riesame dice no: resta così libero Attilio Cesarano indicato come esponente di primo piano del clan Polverino. L’uomo, difeso dall’avvocato Luca Gili era stato scarcerato nel giugno scorso quando si trovava ai domiciliari a Terracina con il braccialetto elettronico. Era stato condannato per associazione a delinquere e racket a 14 anni, poi ridotti a 12 in Appello. Cesarano viene considerato il ras delle pompe funebri della provincia di Napoli, particolarmente attivo nei comuni di Marano e Calvizzano. Contro quella decisione ha preso la posizione la Procura che ha fatto appello al Riesame per farlo tornare dietro le sbarre. Ieri lo stesso ha rigettato la proposta non accogliendo la richiesta di applicazione della custodia cautelare e avallando la linea difensiva del legale di Cesarano.
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