Francesco Di Leva ha vinto il premio come migliore attore non protagonista per “Familia” di Francesco Costabile. Applausi ed emozioni per l’attore napoletano, nato a San Giovanni a Teduccio, che ha vinto per la seconda volta nella carriera il prestigioso premio.
Nel film interpreta un padre violento e abusivo, così Di Leva ha dedicato il premio alla figlia. “Sapevo di vincere, mia figlia Morena l’ha sognato stanotte. Mi ha detto l’altra volta hai ringraziato solo Mario. Sei la mia vita Morena, sogna sempre a babbo“. Non si sono fermati qui i ringraziamenti, infatti con voce rotta dall’emozione e occhi lucidi, ha ringraziato il regista Francesco Costabile. “Mi ha regalato un personaggio incredibile e Celeste che ci ha dato questa storia terribile ma necessaria ci ha fatto capire come essere padri oggi”. Poi rivolto alla moglie seduta in sala: “Carmela ti amo sempre”.
La storia di Luigi Celeste, il suo passato diventa un film
Era il 2008 quando Luigi Celeste, a soli 23 anni, fu condannato per l’omicidio di suo padre. Un genitore – interpretato da Francesco Di Leva violento ucciso per salvare sua mamma e suo fratello. Dopo 16 anni il suo passato diventa un film che racconta di quei momenti in cui ha dovuto fare una scelta, pagandone le conseguenze con il carcere. Una decisione obbligata quella di accoltellare il padre per salvare la sua famiglia. Nonostante ciò le conseguenze sono severe. Il giudice ha ritenuto che il contesto non giustificasse l’accaduto, condannandolo a 12 anni di carcere, durante i quali ha elaborato l’esperienza e scritto il romanzo Non sarà sempre così, da cui è tratto il film.
La nuova vita di Celeste
È una nuova vita quella che, per lui, si prospetta dopo il carcere. Adesso Celeste lavora come consulente informatico a Strasburgo, un ruolo che ha ottenuto dopo aver studiato durante gli anni di carcere. Per chi chiede come si esce da queste situazioni Luigi risponde: “Mia madre era sola, ha sbagliato persona, si è trovata in una catena che ho dovuto spezzare”. Diretto da Costabile, Familia si concentra su una narrazione segnata dalla violenza, dal sangue e dalla voglia di riscattarsi.
