Dopo la morte di Claudio Volpe e le conseguenti proteste dei familiari fuori al carcere di Poggioreale, la famiglie vuole conoscere la verità sulla morte del detenuto. La sorella Santina, a nome dei parenti, ha ricostruito gli ultimi atti di vita di Claudio. Le uniche notizie apprese dalla ragazza sono quelle comunicate dai compagni di cella, i quali hanno raccontato le continue cure in infermeria.
Chi è Claudio Volpe
Claudio era stato arrestato nel giugno del 2017 in seguito ad un blitz antidroga nel rione Traiano. A quanto pare, a stroncarlo, sarebbe stato un infarto. Il garante dei detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello, ha chiesto agli organi preposti a verificare se i defibrillatori nel carcere di Poggioreale e anche nel carcere di Secondigliano siano funzionanti. Lascia la compagna e una bimba di 5 anni.
IL RACCONTO DI SANTINA
“Venerdì sera mio fratello ha accusato mal di gola, poi gli è salita la febbre a 38. Nell’infermeria del carcere gli hanno dato una tachipirina, così è andato avanti fino a domenica mattina. Domenica sera Claudio ha cominciato a perdere conoscenza, in quel momento i ragazzi della stanza hanno chiamato i soccorsi. Gli hanno fatto un altro lavaggio contenente bentelan, poi è deceduto. I medici del carcere gli avevano detto che stava bene, si è messo sul letto e non si è svegliato più” ha raccontato la sorella Santina.
LA NOTIZIA DELLA MORTE
“Abbiamo saputo della morte di Claudio nella notte tra domenica e lunedì, la notizia ci è arrivata dalla ‘voce del popolo’ perché le forze dell’ordine non ci hanno avvisato. Solo lunedì mattina sono riuscito a vederlo: era cianotico ed aveva la testa e nera gonfia“.
L’APPELLO DELLA SORELLA
Il giovane, originario di Fuorigrotta, era detenuto nel reparto Milano. “Mio fratello per tre giorni non è riuscito nemmeno a lavarsi. I compagni di cella si sono sono accorti della morte ed hanno allertato gli agenti. Vogliamo giustizia e vogliamo sapere il nome del medico che era di turno domenica sera”.
Le proteste dei familiari
Ieri notte parenti e amici di Claudio Volpe hanno manifestato fuori al carcere di Poggioreale. Dopo la morte del detenuto nel carcere di Napoli è scoppiata la rabbia anche sui social: “Morire per febbre in carcere. E’ quanto accaduto domenica nel padiglione Milano di Poggioreale dove Claudio Volpe di 34 anni, originario del quartiere Fuorigrotta, è deceduto per infarto. Aveva la febbre molto alta da giorni e nonostante le richieste di visita medica non é stato ascoltato. Le sue condizioni di salute si sono ulteriormente aggravate e il personale medico non ha fatto in tempo a chiamare il 118” questo è il racconto della pagina Facebook che ha pubblicato il video.