Un controllo maniacale del quartiere utile a condurre gli affari in modo indisturbato. Questa regola viene seguita dalla camorra per non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine ma, talvolta, c’è qualcuno che la infrange scatenando la reazione dell’organizzazione criminale. La sera del 16 luglio del 2020 due turisti vennero rapinati dai Rolex a Forcella, proprio sotto la casa di Salvatore Giuliano, ex capoclan e oggi collaboratore di giustizia. Quell’assalto provocò la massiccia presenza delle forze dell’ordine nel vicoletto a Forcella e la conseguente chiusura momentanea delle piazze di spaccio.
L’intercettazione dopo la rapina
In una conversazione intercettata Giuliano ha fatto parlato del danno subito a causa della rapina: «Mi blocchi due piazze e mi metti venti motociclette dei Falchi sotto il balcone, due piazze ha bloccato una piazza di cocaina e una piazza di erba – poi continua – Ma io te lo voglio far fare pure il reato va bene? Tutto quello che dici tu ‘o frat sotto il palazzo mio? Mi porti venti motociclette delle guardie mi hai bloccato due piazze, mò le guardie mi vengono a fare il bucchino sopra da me ” io che gli dico alle guardie fammi capire, non diamo uno schiaffo qui in mezzo per non portarci le guardie in casa nostra, poi tu che sei un fratello nostro, sei un parente nostro mi vieni a fare due reati qui in mezzo».
Rapinarolex in azione sotto la casa di Giuliano, l’ex boss: “Pretesi di sapere”
Nel novembre 2021 è lo stesso Giuliano a parlare della rapina contro i turisti: «Appena arrivai a casa di Iafulli pretesi di sapere chi li avesse autorizzati a commettere la rapina e loro mi dissero che era stato Gennaro Imparato; mai avrei immaginato che quando Imparato mi aveva telefonato per comunicarmi che erano stati avvistati due mostri, ovvero due Rolex , intendeva riferirsi proprio a quelli rapinati sotto casa mia. Loro si scusarono ma si giustificarono dicendo che li aveva autorizzati Imparato che, come ho già detto, all’epoca rivestiva un ruolo di primo piano all’interno del nostro gruppo, lo me ne andai molto arrabbiato dicendo che non doveva verificarsi mai più un fatto del genere a Forcella, tanto è vero che questa fu l’unica rapina di Rolex commessa nel mio quartiere, durante il periodo in cui io sono stato libero. La sera stessa si presentò presso la mia abitazione gnoccolillo, ovvero Carmine Iafulli e mi portò 2.500 o 3.000 euro, non ricordo con precisione, dicendo che era un regalo. Gnoccolino mi disse anche che avevano ricavato dallo vendita dei due orologi circa 11/12.000 euro; devo dire comunque che anche io sapevo benissimo che quella era la cifra che ne avrebbero ricavato dalla ricettazione, atteso che, come ho detto, sono abbastanza esperto»

