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“Vogliono uccidere Tibiuccio”, il piano del clan di Ciccarelli svelato dal pentito

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Dall’ultima inchiesta contro il clan Ciccarelli sono emersi molti retroscena sulla mala di Caivano. I magistrati della DDA di Napoli hanno interrogato Francesco Capasso che ha iniziato a collaborare con la giustizia nel marzo del 2022.

Il pentito ha innanzitutto ammesso di aver fatto parte del clan Gallo dal 2013 al 2015 per poi gestire autonomamente lo spaccio al Parco Verde. La vita da capo piazza sarebbe stata possibile grazie al placet del boss Domenico Ciccarelli, alias ‘a Caciotta, dal quale acquistava la droga.

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La Procura di Napoli, guidata da Nicola Gratteri, ha riscontrato le sue dichiarazioni per ricostruire i passaggi di potere tra i clan caivanesi, tracciare l’organigramma dei Gallo e dei Ciccarelli fino alla recente gestione della famiglia Bervicato. Così Capasso in 12 anni è passato da pusher fino a salire la scala gerarchica dell’organizzazione criminale.

Il presunto piano del clan Ciccarelli per uccidere Tibiuccio Angelino

In un verbale dell’aprile del 2022 il pentito ha parlato dei rapporti instabili tra le organizzazioni criminali. Capasso avrebbe svelato un presunto accordo interno alla mala di Caivano e un ipotetico piano per eliminare il boss Antonio Angelino. “Tibiuccio ha raggiunto un accordo all’esito di una chiacchierata telefonica avuta con Domenico Ciccarelli detto Caciotta, che è detenuto a Voghera e dispone di un microtelefono. In sintesi l’accordo tra i due prevede che i Ciccarelli comandano al Parco Verde e Tibiuccio a Caivano. Questo è un equilibrio momentaneo, ho saputo che è in animo dei Ciccarelli il proposito di uccidere Tibiuccio, salvo che questi non decida di andare via da Caivano“, questa la ricostruzione fornita dal collaboratore di giustizia.

Altro duro colpo alla camorra di Caivano, 8 arresti contro il clan Ciccarelli

Lo scorso 30 luglio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a carico di 8 indagati (di cui 7 già ristretti in carcere, a seguito dell’esecuzione dei decreti di fermo di indiziato di delitto eseguiti lo scorso 9 luglio), ritenuti responsabili, a vario titolo, di reati di associazione di tipo mafioso ed estorsione continuata e aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose.

L’attività ha permesso di ipotizzare la perdurante operatività a Caivano dello storico clan Ciccarelli e di evidenziare le nuove dinamiche criminali emerse a seguito dei riassetti conseguenti agli arresti degli esponenti di spicco del clan Angelino – Gallo.

Altro duro colpo alla camorra di Caivano, 8 arresti contro il clan Ciccarelli

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.