martedì, Luglio 22, 2025
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Morta dopo l’intervento di liposuzione, arrestato il chirurgo di Simonetta

Oggi i Carabinieri del NAS di Roma hanno posto agli arresti domiciliari, in esecuzione di una misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che per la gravità dei fatti aveva richiesto il carcere, il medico Carlo Bravi sorpreso nei giorni scorsi ad operare all’interno di una privata abitazione a Roma.

Il provvedimento restrittivo della libertà personale scaturisce da una complessa ed articolata indagine condotta dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità della Capitale, che, sotto la direzione del Sostituto Procuratore Eleonora Fini, ha consentito di interrompere la pericolosa attività illecita del professionista sanitario, già sottoposto alla sospensione dall’esercizio dell’attività medica con provvedimento del GIP capitolino. Le gravi e pesanti evidenze probatorie raccolte dai militari del NAS hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere l’odierna misura cautelare per i reati di violenza privata.

Operava nell’appartamento

Il dottore, nei giorni scorsi, nonostante fosse già colpito dalla misura cautelare della sospensione dalla professione medica in conseguenza di altro reato, era stato sorpreso con attrezzatura chirurgica intento a praticare un intervento di otoplastica in un appartamento abitato da sudamericani situato nel quartiere Quadraro di Roma. Il precedente provvedimento cautelare sospensivo traeva origine da altre vicende giudiziarie, che vedevano indagato il professionista per l’esecuzione di un intervento non autorizzato e per violenza privata.

La morte di Simonetta Kalfus

Bravi era anche indagato, sempre dalla Procura di Roma, per il decesso di Simonetta Kalfus, avvenuto a seguito di complicazioni per un intervento di liposuzione. Nonostante i gravi reati che lo vedevano coinvolto, il medico ha continuato ad esercitare la sua l’attività professionale e, in barba a qualunque divieto e rispetto di una benché minima forma di sicurezza dal punto di vista igienico sanitario, lo ha fatto in luoghi di fortuna tant’è che i Carabinieri del NAS lo hanno individuato all’interno di una camera da letto di una privata abitazione dove, oltre le persone, circolavano liberamente i due cani dei residenti.

L’infermiera in pensione

Come evidenziato dalle riprese effettuate, il medico, con l’ausilio di una infermiera in pensione, indossando i camici da lavoro e con gli strumenti in mano è stato sorpreso mentre effettuava un intervento di otoplastica su una giovane sudamericana distesa su un lettino di fortuna aperto all’interno di una camera da letto in cui erano presenti scarpe, vestiti e sporcizia varia.

Alla giovane, che si stava sottoponendo all’intervento, come accertato dai medici del pronto soccorso del Policlinico Casilino, il dottore aveva già iniettato delle dosi di anestetico locale. Si rappresenta che il provvedimento è stato emesso nella fase delle indagini preliminari, nella quale, e fino a giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.