Napoli dal cuore forte ma dai muscoli deboli. A guardare le statistiche uno dei problemi che accompagna la squadra di Conte da inizio stagione è quello relativo agli infortuni. Gli azzurri sin qui, nonostante le più poche partite disputate rispetto alle dirette avversarie per i vertici del campionato, hanno avuto un alto numero di infortuni che hanno in parte condizionato alcune scelte tattiche adottate da Antonio Conte.
Gli infortuni del Napoli nel girone d’andata
Nel girone d’andata, il Napoli ha subito alcuni infortuni importanti, non tutti nello stesso periodo e ciò nonostante Conte ha saputo trovare le giuste soluzioni riuscendo comunque a conquistare i punti che doveva. Lobotka, Meret e Kvara sono stati i tre calciatori più importanti che nel girone d’andata per ragioni diverse hanno saltato alcune partite importanti della stagione, e a ciò si aggiunge l’infortunio accorso a Buongiorno in allenamento che l’ha tenuto fuori dal campo per oltre due mesi. Caprile, Gilmour, Neres e Juan Jesus hanno sopperito con ottime prestazioni alle pesanti assenze.
Gli infortuni del Napoli nell’ultimo mese
Dal mese di gennaio in poi la sfortuna però ha perseguitato i partenopei. Il numero di infortuni è cresciuto notevolmente e soprattutto molti di questi si sono verificati nelle stesse zone del campo (a sinistra) mettendo Conte nella condizione di dover adottare nuovi moduli come il 3-5-2 che aveva accantonato con l’arrivo di McTominay. A gennaio rispettivamente si sono infortunati Olivera, Spinazzola, Neres, Mazzocchi e per ultimo Anguissa.
Napoli: 5 infortuni al soleo!
Il dato preoccupante riguarda gli infortuni muscolari per problemi al soleo. L’ultimo in ordine cronologico è quello di Anguissa, entrato soltanto nella ripresa contro il Como essendo diffidato, il camerunese ha subito una lesione al muscolo della gamba destra che lo terrà fuori all’incirca 3-4 settimane. In precedenza era toccato a Mazzocchi in ben due circostanze, a Politano ad inizio gennaio e ad Olivera.
