Aggredito da un suo coetaneo, 12enne ricoverato all’Ospedale Santobono dopo il colpo alla nuca. Dalle prime ricostruzioni dell’aggressione pare che il colpevole abbia ferito il suo coetaneo infilzandolo con una chiave dietro la testa. Il giovane è stato trasportato e ricoverato all’Ospedale Santobono, dove è stato operato.
A commentare l’aggressione anche il consigliere Francesco Emilio Borrelli, che precisa di essere in costante contatto con il Santobono per ricevere notizie sulla salute del bambino. L’episodio, che singolarmente preoccupa e meraviglia per la ferocia, è in realtà l’ennesimo campanello d’allarme di un’andamento comportamentale nei giovanissimi.
In aumento le aggressioni
Come riportato dall’ultimo rapporto ISTAT, i giovanissimi in Italia sono sempre più infelici ed insoddisfatti. Questo stato d’animo, probabile “effetto collaterale” della pandemia, sta agitando gli umori di alcuni. I casi di bullismo e di aggressioni stanno aumentando in queste fasce d’età. A confermarlo è lo stesso consigliere che spiega: “E’ l’ennesimo caso di violenza brutale di questo tipo“. i casi di violenza registrati quotidianamente sembrano essere allarmanti: “Non passa giorno senza che ci vengano segnalati episodi di violenza tra e verso ragazzini spesso anche con meno di 10 anni”. “Una violenza senza precedenti” così viene definita dal consigliere Borrelli.
Le parole del direttore del ‘Santobono-Pausilipon’
A parlare dell’episodio del 12enne e del picco d’aggressioni e violenze generali registrato tra i giovanissimi è stato anche il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono-Pausilipon“. Rodolfo Conenna è infatti intervenuto al programma condotto da Gianni Simioli, ‘La Radiazza’, esponendo la problematica. “Voglio sottolineare che purtroppo stiamo assistendo a una drammatica impennata di disturbi del comportamento tra i minori con continui episodi psicopatologici e azioni aggressive verso gli altri e anche autolesionistiche” spiega.
L’analisi riportata dal direttore Conenna sembra confermare i già allarmanti dati del rapporto Bes dell’ISTAT. Conenna continua poi denunciando apertamente la problematica sociale: “E’ un fenomeno post covid che oserei dire sta raggiungendo livelli epidemici. Siamo estremamente preoccupati“.