venerdì, Agosto 15, 2025
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Partita di calcio finisce in rissa, calciatori bloccati in campo alla Sanità

Una finale provinciale di calcio maschile, categoria Under 16, si è trasformata in un violento scontro tra tifosi e giocatori, al termine della partita che ha visto trionfare l’Ischia contro la Cantera Napoli con un netto 4 a 0. La situazione è degenerata dopo il fischio finale, quando le discussioni sugli spalti e in campo sono sfociate in una vera e propria rissa, con tanto di botte da orbi.

Le immagini della violenza sono state riprese in diretta da un testimone presente sugli spalti e successivamente diffuse dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha condannato duramente l’accaduto.

“Siamo bloccati nel campo, non possiamo uscire”

La tensione è cresciuta rapidamente, con alcuni spettatori che hanno fatto sapere di essere rimasti “bloccati” all’interno dello stadio San Gennaro, nel quartiere della Sanità. In un video, si sente una voce che chiede l’intervento delle forze dell’ordine: “Siamo bloccati nel campo, non possiamo uscire. Mandate polizia e carabinieri, presto.”

I Carabinieri sono intervenuti tempestivamente per placare la situazione, scortando la squadra ospite, i suoi familiari e i tifosi all’esterno dello stadio, evitando che la situazione peggiorasse ulteriormente.

Le parole di Borrelli: “Immagini indegne”

Francesco Emilio Borrelli, che ha diffuso il video dell’incidente, ha commentato: “Ho visto con i miei occhi il video della rissa scoppiata a fine partita. Immagini indegne, soprattutto se pensiamo al contesto: una partita di calcio tra ragazzi che non hanno nemmeno 16 anni. Quanto accaduto è gravissimo. Chiedo che si accertino tutte le responsabilità e che gli autori delle violenze vengano identificati e puniti come meritano.”

Il deputato ha anche sottolineato come non fosse accettabile che dei genitori, in un momento di tensione, possano “alzare le mani” e lanciarsi in una rissa. “Lo sport non è questo, deve insegnare anche a saper accettare le sconfitte”, ha aggiunto Borrelli. “Se i genitori di questi ragazzi sono i primi a dare l’esempio di violenza, allora bisogna intervenire con decisione. Non sono questi gli esempi che i nostri giovani meritano.”

La replica dei genitori: “Un gesto osceno”

Non sono mancati i commenti e le giustificazioni da parte di alcuni genitori, che hanno dichiarato di aver reagito a un “gesto osceno” proveniente dalla squadra avversaria. Secondo quanto riportato da alcuni testimoni, un comportamento provocatorio da parte di uno dei giocatori avrebbe scatenato la reazione dei familiari, portando alla violenza.

Redazione Internapoli
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