ADL ha contestato l’elezione a presidente della Lega Serie A di Ezio Maria Simonelli presentando assieme a Cairo e Lotito un ricorso, successivamente ritirato, al Tribunale di Milano. Per questo il Napoli rischierebbe 3 punti di penalità in classifica e l’inibizione di un anno per il suo presidente. Nonostante il Napoli tramite il suo avvocato Grassani abbia pronunciato la propria trasparenza e correttezza, la vicenda si districa confusamente nel mondo giuridico. Cerchiamo perciò di fare chiarezza.
Cos’è è perchè il Napoli avrebbe violato la “clausola compromissoria”
Per farla breve e in parole più povere possibili, l’errore del Napoli sarebbe stato quello di “denunciare” l’elezione di Ezio Maria Simonelli al tribunale ordinario, senza prima passare per i gradi della giustizia sportiva come prevede la suddetta clausola compromissoria. L’alibi del Napoli però è quello di aver ritirato, auspicabilmente, in tempo tale ricorso.
Secondo lo statuto della FIGC, “I tesserati, le società affiliate e tutti i soggetti e organismi che svolgono attività agonistica, tecnica, organizzativa, decisionale o che hanno comunque un impatto sull’ordinamento federale, sono obbligati a rispettare lo Statuto della FIGC e tutte le altre norme federali e internazionali cui la FIGC è affiliata. (…) Le controversie tra i soggetti, o tra questi e la FIGC, per le quali non sono previsti o sono stati esauriti i gradi di giustizia federale interni (come indicato dallo Statuto del CONI), devono essere deferite, su richiesta della parte interessata, esclusivamente al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI.”
Il rischio e perchè ADL si può dire tranquillo
La sanzione per tale violazione quindi sarebbe di 3 punti in classifica, una multa abbastanza ingente e un anno di deferimento per De Laurentiis. 3 punti importantissimi, con un Napoli in piena lotta scudetto con proprio 3 punti sull’Atalanta seconda. Il legale del Napoli Andrea Grassani però tranquillizza: “Il Napoli ed il suo presidente, nella vicenda in questione, hanno agito con assoluta trasparenza, correttezza e rispetto delle norme dell’ordinamento sportivo. Diverse interpretazioni non meritano commento”. La versione di De Laurentiis è che, non essendo Simonelli tesserato, non valgano con lui tutte le precise norme dello statuto, e che comunque in ogni caso il ricorso sia stato ritirato in tempo. A pronunciarsi sulla questione e sciogliere i dubbi sarà infine il procuratore federale Giuseppe Chiné.
Le parole dell’avvocato Chiacchio
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto Esperto Dirigente Sportivo Avv. Eduardo Chiacchio. Di seguito le sue parole: «Il Napoli a mio avviso non rischia nulla. L’atto è stato tempestivamente ritirato. Non è stato neppure giudicato, non ha avuto nessun tipo di risultato positivo o negativo che sia. Sicuramente è stato un rischio che andava evitato ma ci si è resi conto dell’errore e con giudizio si è deciso di ritirarlo. Nelle assemblee di lega le anomalie vanno impugnate di fronte al tribunale federale nazionale di primo grado con il decennale della legge di Garanzia. Esiste un rimedio interno, ma il Napoli è stato attento. Quello che è stato un proposito è stato stroncato sul nascere.
Quando un atto rimane nella fase della proposizione e non ha alcun tipo di valutazione a quel punto rimane un atto fine a se stesso che non ha raggiunto l’obiettivo prefissato e il destinatario. In questo caso non si avvia nessun procedimento.L’atto è come se non ci fosse, è un atto che non raggiunge l’obiettivo prefissato. È nullo a tutti gli effetti e tale non che farà stabilire nessun procedimento.
Teniamoci lontano da una valutazione negativo. Qualcuno ha cercato di porre l’occhio e l’attenzione su questo argomento che è un argomento delicato se ci fosse stato un prosieguo perciò sarà inesistente. Abbiamo un procuratore generale che è profondo nelle sue valutazione, è attento e conosce il suo mestiere. Non bisogna meravigliarsi. Quello che contano alla fine sono i fatti. Nessun fascicolo è stato aperto per il Napoli, ha subito un appello che è stato respinto. Sotto il profilo sportivo il comportamento del Napoli è stato ineccepibile. Noi possiamo solo commentare, fino ad ora sul Napoli non c’è stato nulla. Caso Kvaratskhelia? Dopo la scottatura su Osimhen e considerato anche il momento non positivo del georgiano a mio avviso il Napoli deve provvedere se esiste deve procedere alla cessione. Il Napoli ha dimostrato che con una riserva ha giocato meglio, cioè è coperto. Io non lo desidero più di tanto. I giocatori che non sono predisposti alla causa Conte li tiene lontani».


