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Regionali, Cirielli crede alla rimonta su Fico che guarda già al post elezioni

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A pochi giorni dalle elezioni regionali in Campania, la sfida tra Edmondo Cirielli e Roberto Fico entra nel vivo. Il candidato del centrodestra parla apertamente di “remuntada”, convinto che il distacco dal suo avversario si stia riducendo sensibilmente: «Una settimana fa eravamo dati 19 punti sotto, ora siamo a meno sette nei sondaggi concentrati su Napoli, che pesa più del 50 per cento del risultato complessivo» ha dichiarato il viceministro degli Esteri durante una giornata di incontri a Confesercenti e Ance, prima dell’evento serale a Pagani con il presidente del Senato Ignazio La Russa.

«Siamo fiduciosi in un vero recupero» ha aggiunto La Russa, sottolineando come «i risultati di Giorgia Meloni abbiano stupito il mondo e solo chi finge di non vedere può ignorarli».

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Cirielli ha poi attaccato la gestione del centrosinistra e del suo rivale: «Penso che i nostri migliori alleati siano quelli del Pd, che hanno governato per dieci anni, hanno scelto Fico e hanno messo in ginocchio la Campania. Dati vergognosi su sanità, lavoro e politiche sociali. I cittadini conoscono bene la situazione, noi dobbiamo solo dimostrare di essere credibili e offrire alternative concrete».

Il candidato del centrodestra ha riservato un affondo anche sulla sanità: «Fico ha dimostrato di non conoscere la realtà campana. Nei prossimi anni andranno in pensione circa 1.200 medici di base: senza una pianificazione seria rischiamo di lasciare intere comunità senza assistenza».

Dal canto suo, Roberto Fico replica spostando l’attenzione sul tema dello sviluppo e del turismo sostenibile: «Non c’è solo Napoli: in Campania ci sono luoghi stupendi e l’obiettivo della Regione deve essere quello di rilanciare un turismo diffuso e decentrato». L’ex presidente della Camera ha ribadito la necessità di valorizzare anche le aree interne e costiere meno note, per creare lavoro e coesione territoriale.

Tra accuse e rilanci, la campagna elettorale entra così nella sua fase più calda: tra la promessa di un “nuovo corso” del centrodestra e la visione di una Campania più inclusiva e diffusa proposta dal centrosinistra.

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