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venerdì, Aprile 19, 2024
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Spari a piazza Nazionale e ferimento di Noemi, l’indagine sui Del Re non è chiusa

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«Siamo in pieno contesto camorristico ma in questo momento il riserbo è necessario sugli attuali sviluppi delle investigazioni. Il rispetto dovuto all’attuale fase impone di non dare altre comunicazioni, di non dare altre informazioni anche perchè non si tratta soltanto del rispetto doveroso delle valutazioni che spettano ora al giudice chiamato a convalidare le richieste di convalida che saranno formulate nelle prossime ore ma è un riserbo necessario anche a tutela delle investigazioni che sono ancora in corso». Aprono nuovi scenari le dichiarazioni del procuratore Giovanni Melillo che ha presidiato la conferenza stampa sull’arresto di Armando e Antonio Del Core, i due fratelli indiziati per il tentato omicidio plurimo per i fatti di piazza Nazionale. C’è stretto riserbo ma un’unica certezza e cioè che il contesto nel quale è maturato il ferimento di Salvatore Nurcaro «è di tipo camorristico».

Melillo ha coordinato le indagini insieme all’aggiunto Giuseppe Borrelli del team composto dai magistrati Simona Rossi, Antonella Fratello e Gloria Sanseverino. Armando Del Re e il fratello Antonio Del Re sono stati sottoposti a fermo in una operazione congiunta del comando provinciale dei carabinieri di Napoli, del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli e della squadra mobile della questura di Napoli. Del Re, stando ai rilievi investigativi, puntava a raggiungere San Gimignano dove il padre Vincenzo (un passato nel clan Di Lauro) è detenuto. L’uomo forse puntava a ricevere appoggi in Toscana o a farsi consigliare dal genitore: un punto che non è stato chiarito e che solleva numerose domande. Scortato da carabinieri, polizia e guardia di finanza l’uomo è quindi stato trasferito nel carcere di Santo Spirito di Siena a disposizione della magistratura competente, dopo essere stato per alcune ore nella caserma dell’Arma senese dopo il suo fermo. Ancora oscuro il movente della sparatoria: alla base ci sarebbe un dissidio per questioni economiche con lo stesso Nurcaro, dissidio che i Del Re speravano di risolvere con un delitto. Su questo punto c’è ancora più riserbo e tutto ciò non fa che sollevare altri dubbi su un’inchiesta che potrebbe regalare altri e nuovi sviluppi.

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