Era un gruppo a sè che non prendeva ordini direttamente da Carlo Lo Russo. Così è nato il gruppo di ‘Abbasc Miano’ ribattezzato Balzano-D’Errico-Scarpellini dal nome dei tre giovani ras che ne tenevano le fila. Cosca nella cosca la cui area di influenza era il ‘centro storico’ di Miano, la cosiddetta ‘Miano di sotto’. Dieci giorni fa circa sono stati invece arrestate cinque persone tra cui il suocero di Balzano e il padre di Scarpellini (leggi qui l’articolo di Internapoli). A svelare per primo questa spaccatura tra gruppi di Miano è stato però Mariano Torre che ha spiegato come la paranza di ‘quelli di sotto’ facesse squadra a sè: «Consideravamo il gruppo di abbasc Miano come un gruppo a sè. C’era da parte nostra un po’ di diffidenza perchè era un gruppo diciamo autonomo, non davano conto a Carlo, a noi di ngopp o rion. Era un gruppo che si metteva sopra quella casa e non si muoveva».
«Un contrasto per una mesata», le tensioni tra i ‘capitoni’ raccontate dal pentito
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