Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, nel pomeriggio, ha incontrato Emilio Esposito, con la moglie Rosa, autista del bus dell’EAV della linea Napoli – Monte di Procida, che alle 5 circa del mattino del 3 settembre scorso si era fermato sulla via Provinciale San Gennaro per far salire due ragazze spaventate da un automobilista che le inseguiva per costringerle a salire sul proprio mezzo.
Ferito al volto con un cric per aver salvato tre ragazzine, l’autista “eroe” ricevuto in Prefettura
L’uomo aveva poi inseguito il bus e, approfittando della fermata ad un semaforo da parte dell’autista, lo aveva colpito con un cric attraverso il finestrino aperto, ferendolo al volto e alla testa.
Arrivato al deposito, nonostante le ferite, Esposito aveva chiesto l’intervento dei Carabinieri che hanno rintracciato e denunciato l’aggressore.
Il prefetto ha sentito telefonicamente l’autista per informarsi sul suo stato di salute, partecipandogli auguri di pronta guarigione. Quindi lo ha incontrato in prefettura, insieme alla moglie, per manifestargli “il più vivo apprezzamento per l’intervento coraggioso e tempestivo in favore delle due ragazze. Un gesto che denota un profondo senso civico, di altruismo e di solidarietà. Si è trattato di un comportamento che si inserisce nella lunga tradizione della comunità napoletana, accogliente e solidale”.
Di seguito, invece, il post del presidente dell’EAV Umberto De Gregorio, che così scrive:
Segue due ragazze in strada a Napoli, poi colpisce con un cric l’autista di un bus che le difende: denunciato
[DAL NOSTRO ARCHIVIO] – Le lancette segnano le 4 e 45. E’ l’alba di poche ore fa in via Provinciale San Gennaro, strada panoramica che s’inerpica da Agnano, scendendo fino a Pozzuoli.
E’ ancora buio ma l’autista di un autobus della linea Napoli-Monte di Procida ha l’occhio allenato.
Percorre quella tratta da tempo e conosce ogni metro di quell’asfalto.
Nota quelle due ragazze quasi subito. Le loro ombre si allungano grazie ai fari di un’auto. Chi è al volante le segue, poi si affianca. Dice loro qualcosa poi riprende il movimento convulso da traffico cittadino, prima marcia e freno.
Continua per diversi secondi così l’autista decide di rallentare.
Nessun passeggero a bordo e, se anche ve ne fossero, quelle ragazze sembrano in pericolo.
Ferma il bus, apre la porta e il fischio dei pistoni idraulici attira la loro attenzione.
L’uomo in auto le sta seguendo – spiega una delle due – vuole farle salire.
Non vogliono farlo ma lui insiste.
L’autista dell’autobus ci aveva visto giusto.
Invita le ragazze spaventate a salire, chiudendo le porte in faccia alle proteste e agli insulti dell’automobilista.
La storia non finisce perché quell’uomo approfitta di un semaforo rosso per avvicinarsi al grosso bus.
Il finestrino del guidatore è aperto, il volto di chi ha osato intromettersi è a portata di lancio.
Così raccoglie un cric e lo lancia contro il conducente prendendolo in piena faccia.
Ferita e intontita, la vittima riparte e raggiunge il deposito. E’ lì che chiamerà il 112.
I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli arrivano in pochi istanti.
L’autista viene portato in ospedale e poi dimesso con 10 giorni di prognosi.
Riesce a raccontare tutto, lo stesso faranno le due ragazze.
Identificato e denunciato l’uomo che ha scagliato il pesante crick.
Si tratta di un 56enne napoletano. Risponderà di lesioni aggravate e violenza a incaricato di pubblico servizio.