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sabato, Giugno 28, 2025
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Faida di camorra a Pianura, il boss ordinò l’omicidio per vendetta

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Nella mattinata odierna, la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di MELE Vincenzo nato a Napoli il 7.1.1977 e SORRENTINO Lucia nata a Napoli l’1.4.1996, esponenti del clan camorristico dei Mele, operante nel quartiere di Pianura, ritenuti responsabili, di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi da sparo, delitti aggravati dal metodo mafioso.                                                                     

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e corroborate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno consentito di ricostruire il contesto criminale in cui è maturato il tentato omicidio di LIBERTI Antonio, affiliato al clan Pesce-Marfella, operante nel quartiere di Pianura, avvenuto a Napoli il 9.1.2017, individuandone i mandanti e gli autori materiali.

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Il tentato omicidio di LIBERTI si colloca, come documentato dalle attività investigative, nell’ambito della faida tra il clan dei “Mele e il clan “Pesce Marfella”.

L’agguato fu deciso da MELE Vincenzo per vendicare l’omicidio di PISA Raffaele, avvenuto a Napoli il 13.12.2016.

SORRENTINO Lucia ha svolto il ruolo di specchiettista, fornendo agli esecutori materiali notizie sulla localizzazione della vittima.

 

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