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Il miglior chef dell’anno è napoletano, premiato Marco Ambrosino

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Marco Ambrosino del ristorante Sustànza di Napoli è il miglior chef dell’anno secondo la Guida ai Ristoranti d’Italia, Europa e Mondo di Identità Golose.

Il premio per lo chef Marco Ambrosino 

Un riconoscimento importante che lo chef riceve per l’impegno del recupero della tradizione. Il coronamento dell’impegno che Marco Ambrosino mette nel lavoro a Procida. Lavoro di ricerca e e di approfondimento culturale che lo chef di Procida porta avanti da ormai un anno e mezzo all’interno della Galleria Principe di Napoli.

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Lo premiamo per l’identità molto forte che esprime in ogni dettaglio, soprattutto nel menu. Un viaggio appassionato nelle tradizioni del Mediterraneo, fuori da ogni stereotipo.” Questa è la motivazione che ha spinto lo staff di Identità Golose ad assegnare il premio allo chef.

Secondo Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, è grazie al lavoro al ristorante Sustànza di Napoli che Marco Ambrosino è riuscito a maturare e a raggiungere la completezza, grazie ad un ambiente capace di fargli esprimere tutte le sue pontenzialità.

Il premio non è solo diretto al lavoro fatto da Sustànza ma premia tutto il progetto Jono.

Il progetto ScottoJonno

ScottoJonno è lo spazio caffè letterario che ospita il ristorante, e che sta diventando sempre di più un luogo di culto e incontro fra artisti, turisti e intellettuali. ScottoJonno ospita infatti anche numerose mostre e presentazioni di libri.

“Un ringraziamento speciale va a Identità Golose e alla proprietà di ScottoJonno e Sustànza, nella persona di Luca Iannuzzi, per credere e assecondare i miei progetti, e a tutta la brigata di sala e di cucina per l’esperienza che ogni giorno costruiamo insieme” afferma con orgoglio Marco Ambrosino. “Non voglio, però, essere io l’unico protagonista. Dietro a ogni piatto c’è una storia, uno spunto culturale, che coincide spesso con quelli dei progetti nei quali sono coinvolto in prima persona, come il Collettivo Mediterraneo. Occasioni come queste sono centrali per porre certe tematiche sotto i riflettori”, ha infine concluso lo chef Marco Ambrosino.

 

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