Le indagini sulla morte di Ilenia Lombardo, 33 anni, trovata carbonizzata nel pomeriggio di ieri in un basso di via Ferdinando Scala a San Paolo Bel Sito, comune vicino Nola in provincia di Napoli, convergono tutte verso un femminicidio. Le tracce di sangue nell’appartamento e gli indizi di una possibile lite violenta prima del rogo portano tutte nella stessa direzione. Quella dell’omicidio. Soltanto dopo sarebbe stato appiccato l’incendio all’abitazione, per cancellare ogni traccia. A dare l’allarme sono stati alcuni residenti della zona, che hanno visto le fiamme nell’appartamento. Dopo qualche minuto sono arrivati sul posto vigili del fuoco e carabinieri, oltre a un’ambulanza del 118. Dopo aver spento il rogo, è stato trovato il corpo semicarbonizzato di Ilenia, a terra in una camera del basso.
Il dramma di Ilenia Lombardo
La Scientifica ha analizzato ogni possibile traccia presente nell’appartamento. E i primi dubbi sono nati sulle cause che hanno causato l’incendio. A far seguire anche la pista dell’omicidio, poi, sono le tracce di sangue rilevate in diverse zone del basso. Che potrebbero far presumere, insieme ad altri indizi riscontrati, una violenta lite scoppiata prima del rogo. La vittima era originaria di Pago del Vallo di Lauro, in provincia di Avellino. Ma da tempo si era trasferita nel Nolano. Fa riflettere gli investigatori anche l’ultimo messaggio lasciato dalla donna, ieri mattina, su Facebook: «Lascio dire, lascio fare, lascio andare. Restare in silenzio non vuol dire non vedere e non sentire ma è segno di riflessione, valutazione e decisione».