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Olena Stasiuk, chi è la donna che ha ucciso il figlio tagliandogli la gola

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Si chiama Olena Stasiuk, 58 anni, la donna di origine ucraina e residente a Muggia che ieri ha ucciso il figlio di 9 anni, Giovanni, all’interno della loro abitazione. Il bambino sarebbe stato sgozzato con un coltello. Quando vigili del fuoco e polizia sono riusciti a entrare nell’appartamento, hanno trovato la donna con alcuni tagli alle braccia: è stata soccorsa dal personale sanitario e trasferita all’ospedale di Cattinara, da dove sarà poi condotta alla Casa Circondariale di Trieste.

Secondo fonti investigative, Stasiuk era «una psichiatrica nota con alle spalle già episodi di violenza nei confronti del figlio», come riportato da Il Piccolo. Sul posto sono intervenuti Polizia di Stato e Carabinieri.

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Il piccolo avrebbe dovuto rientrare dal padre alle 21. Non vedendolo arrivare e non riuscendo a contattare la madre, l’uomo ha chiamato la polizia. Gli agenti sono giunti con i vigili del fuoco attorno alle 22. Sono stati questi ultimi, utilizzando un’autoscala, a entrare da una finestra e a scoprire il corpo del bambino e la madre in stato di shock. Alla notizia della tragedia, il padre ha avuto un malore ed è stato portato in ospedale.

Il sindaco di Muggia, Paolo Polidori, ha sottolineato come la famiglia fosse già seguita dai servizi competenti: «La situazione era seguita da quando è nato il bambino, era una situazione difficile ma non un dramma», ha dichiarato, annunciando il lutto cittadino. «La comunità è devastata. Ho già avuto una riunione con i servizi sociali: cerchiamo di stare il più vicino possibile. La famiglia fa parte della comunità, anche il parroco la conosce», ha aggiunto, spiegando che il Comune sta predisponendo un servizio di supporto per la scuola frequentata dal piccolo.

Secondo quanto appreso dall’ANSA, solo da pochi giorni erano stati autorizzati incontri non protetti tra la madre e il bambino. In precedenza, le visite avvenivano esclusivamente alla presenza degli assistenti sociali. Una volta completato il percorso previsto, era stata concessa la possibilità di stare insieme senza supervisione.

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