Erano quasi riusciti a fuggire a bordo della Lancia Ypsilon bianca che avevano appena rubato da un condominio a Parete, nel Casertano. Tuttavia, i due 19enni del Napoletano non avevano previsto che, oltre all’allarme sonoro, l’antifurto prevedesse anche l’arresto del motore. E’ così che l’auto si è fermata dopo aver percorso appena un centinaio di metri.
L’episodio è accaduto nel primo pomeriggio di ieri in via Ugo la Malfa. Il frastuono della sirena dell’allarme elettronico ha richiamato l’attenzione di una pattuglia dei carabinieri, in transito in quella zona durante un servizio di controllo del territorio.
I malviventi, appena si sono accorti dell’arrivo dei militari hanno abbandonato l’auto appena rubata, ormai bloccata nel mezzo della carreggiata a causa dell’antifurto, e sono scappati bordo di una seconda Lancia Ypsilon, di colore nero, lasciata in sosta nelle vicinanze con il motore acceso.
Il rocambolesco inseguimento, ingaggiato con i carabinieri per le vie cittadine, si è protratto per alcuni chilometri, fino a quando i fuggitivi, resisi conto di non avere altre vie di scampo, hanno abbandonato la loro auto in via Conte, nel vicino centro di San Marcellino, tentando di proseguire la loro corsa a piedi.
Anche quest’ultimo tentativo si è rivelato inutile. Entrambi sono stati subito raggiunti e bloccati dai militari. Nel corso della perquisizione personale, uno di loro è stato trovato in possesso di 1,5 grammi di hashish, immediatamente sottoposti a sequestro.
I fermati, già noti alle forze dell’ordine, sono stati condotti in caserma dove, dopo le formalità di rito, sono stati arrestati e ristretti ai domiciliari. Dovranno rispondere di tentato furto in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di stupefacenti.