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venerdì, Marzo 29, 2024
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Tregua finita ai Quartieri spagnoli, territorio conteso da quattro clan: i profili dei loro boss

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C’è una data precisa a partire dalla quale termina la tregua ai Quartieri spagnoli, il 23 dicembre 2019. E’ quello il giorno della clamorosa scarcerazione di Eduardo Saltalamacchia, boss emergente della zona della Pignasecca, che, grazie alla strategia difensiva del suo legale (l’avvocato Leopoldo Perone), evita quattordici anni di reclusione e torna a casa. Poi la ‘parentesi’ dell’emergenza Covid-19 con i clan del centro storico dormienti ma che si risvegliano manco a dirlo con la fine del lockdown. Già nei mesi scorsi vi erano stati tentativi di mediazione in nome degli affari, tentativi tutti morti sul nascere ma quel che è particolare è la singolare coincidenza che vede i maggiori boss della zona tutti in libertà.

La divisione dei Quartieri spagnoli

Il primo è Saltalamacchia che gli investigatori più esperti vedono come un vero e proprio emergente. Ha la sua roccaforte alla Pignasecca e nella zona di via Pasquale Scura. Poi c’è Ciro Mariano ‘o picuozzo che solo qualche mese fa dichiarò ormai la sua estraneità alla camorra. Il vecchio padrino è considerato, soprattutto dai più giovani, come una sorta di leggenda. Mariano abita nella zona di vico Cariati a Colonne dove nei mesi scorsi ci sono state diverse stese. Altro ras emergente è Antonio Esposito ‘o pallino legato ad alcune famiglie di vico Lungo Gelso. Esposito è inoltre figlio di Ciro, un ex scissionista del clan Mariano. Il giovane ras nei mesi scorsi era emerso come il ‘garante’ dei nuovi equilibri nella zona: secondo quegli accordi agli ex colonnelli legati ai Mariano sarebbe andata la gestione di buona parte dei Quartieri Spagnoli. Ai Masiello sarebbe andata Largo Baracche (guidati da Vincenzo Masiello ‘cucù’, l’altro boss emergente della zona). La Pignasecca sarebbe rimasta a Eduardo Saltalamacchia mentre il Pallonetto e l’area a ridosso di piazza Trieste e Trento sotto l’influenza degli Elia. Il Cavone di piazza Dante invece sarebbe rimasto appannaggio del gruppo Cianciulli.

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L’agguato della scorsa notte

Resta adesso da capire se tali equilibri possano avere un legame con quanto accaduto la scorsa notte con la stesa di vico Canale a Taverna Penta e il ferimento di Domenico Masi, soggetto estraneo ad ambienti di malavita ma indicato come legato a personaggi un tempo fedeli al ras Paolo Pesce ‘Chiepeppe’.

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