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Un sogno che diventa realtà: 44enne viaggia da Milano a Napoli per diventare mamma

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Una donna che ha viaggiato da Milano a Napoli per realizzare il suo sogno di diventare madre. Un viaggio della speranza al contrario. Eppure è questa la storia di F.M.44enne, residente a Milano – e di M.C. – il suo compagno 53enne. I due si erano da tempo arresi all’idea di poter avere dei figli – in seguito ai fallimenti di due tentativi di fecondazione assistita in un centro a Milano di Pma. I dottori proposero alla donna, in quell’occasione, una fecondazione eterologa a causa dell’età avanzata – con donazione di ovociti – tuttavia la coppia non accettò di buon grado la tecnica, opponendo una certa resistenza.

Così, al fine di ottenere la gravidanza con i propri ovociti, si è rivolta come ultima spiaggia al direttore del Servizio di Ostetricia del Centro di Fecondazione Assistita di Napoli, il dottor Raffaele Petta – che indirizzò la paziente al Malzoni Research Hospital di Avellino, nel quale il medico collabora.

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Predisposto un nuovo piano terapeutico per la paziente: la donna produce nove ovociti con tre embrioni in quinta giornata

Ma il dottor Petta non è stato di certo l’unico ad aver seguito la paziente: fondamentale è stata, infatti, la collaborazione del direttore scientifico del centro dalla grande esperienza alle spalle, il professore Brian Dale. Del resto, a sua volta ha collaborato con il professor Robert Edwards a Cambridge per la nascita della prima bimba concepita in provetta al mondo, Luise Brown – nata nel 1978. Poi, al termine dei vari consulti, i medici hanno predisposto per la paziente un piano terapeutico che ha consentito alla donna di produrre nove ovociti con tre embrioni in quinta giornatacongelati attraverso la tecnica del freeze all.

Le parole di commozione del dottor Petta

“Il primo trasferimento dell’embrione in utero ha portato ad una gravidanza che ha presentato diverse problematiche con minaccia di aborto, che sono state tutte risolte brillantemente. Alla fine, la paziente ha dato alla luce il 16 ottobre scorso una splendida bimba, del peso di 2,560 chilogrammi, che attualmente sta a casa e gode di ottima salute”, ha raccontato Petta con gioia, ammirando così i grandi sforzi attuati.

Un sogno che diventa realtà

Infine, non si sono certo fatti attendere nemmeno i più sentiti ringraziamenti rivolti al dottor Petta, al professor Dale e a tutto lo staff dl Cfa da parte della neomamma, che ormai è riuscita a trasformare ciò che sembrava insormontabile in realtà, divenendo madre con i suoi ovociti all’età di 44 anni”.

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