Ennesima aggressione ai danni di un controllore a bordo del treno che collega Piedimonte Matese, nel Casertano, alla Stazione Centrale di Napoli. Questo è quanto denuncia l’Eav, l’azienda regionale del trasporto pubblico che gestisce il servizio ferroviario. In una nota, l’azienda racconta che, lo scorso 3 novembre, un soggetto ha minacciato, tentando anche l’aggressione, un controllore a bordo del treno 7863, nei pressi della stazione di Caserta. L’intervento tempestivo del capotreno ha fatto riparare il dipendente Eav all’interno della cabina del conducente, evitando che la situazione potesse degenerare.
La dichiarazione dell’Eav dopo l’aggressione di un controllore
L’azienda del trasporto pubblico, nella figura del presidente Umberto De Gregorio, ha presentato formale denuncia contro il responsabile che, come racconta l’Eav, già in passato si sarebbe reso responsabile di episodi di violenza ai danni del personale dell’azienda. Proprio per questo motivo, il presidente dell’Eav chiede che all’uomo venga conferito un Daspo, provvedimento che vieterebbe al predetto di frequentare i mezzi dell’azienda.
“Alla luce di quanto sopra esposto, il sottoscritto Dott. Umberto De Gregorio, in qualità di Presidente del C.d.A. dell’Ente Autonomo Volturno S.r.l., sporge formale denuncia-querela per tutti i reati che l’ill.ma S.V. voglia ravvisare nei fatti appena evidenziati, chiedendo sin da ora la punizione dei responsabili” scrive il presidente dell’azienda del trasporto pubblico.
“Inoltre – scrive ancora De Gregorio – chiedo di valutare l’applicazione di misure interdittive di prevenzione e sicurezza, quali il divieto di avvicinamento ai sensi della Legge n. 69 del 2019 o, in alternativa, il cd. “daspo urbano” o il divieto d’accesso, introdotti con gli articoli 9 e 10 del Decreto Legge n. 14 del 2017, relativi alla tutela della sicurezza delle città e del decoro urbano, o comunque ogni altra misura ritenuta idonea ad evitare il pericoloso reiterarsi delle condotte illecite già attuate in più occasioni dal medesimo soggetto” ha concluso il Presidente.

