Il blitz messo a segno questa mattina dagli agenti di Polizia, che ha permesso l’arresto di 7 persone (5 pusher sono finiti in carcere e due con obbligo di firma) ha permesso di smantellare un sistema di spaccio ben collaudato. Gli spacciatori – Antonio Bruno, Aniello Ino, Angelo Nasto, Carlo Antille e Raffaele Cirillo – con l’ausilio di una canna da pesca modificata pescavano gli stupefacenti tra i rifiuti in un edificio abbandonato effettuando un servizio a domicilio presso i clienti. I sette sono stati portati nel locale commissariato per l’identificazione e l’espletamento delle pratiche burocratiche prima del trasferimento in carcere.
All’uscita degli uffici però una sorpresa ha accolto le volanti che si sono fatte spazio a sirene spiegate: molte donne si erano radunate per inveire contro le forze dell’ordine e per protestare contro gli arresti dei 7 giovanissimi (hanno un’età compresa tra i 20 e i 27 anni). Una scena già nota alle cronache e alle forze dell’ordine, simbolo del capovolgimento del concetto di giustizia e di legalità che si vive in determinate zone disagiate.