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Coppia di anziani investiti a Salvator Rosa: “È stato un inferno”

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“Gentile Onorevole Borrelli, mi chiamo Martina e le scrivo con profonda rabbia e angoscia. Mia nonna è la donna coinvolta nel terribile incidente avvenuto a Salvator Rosa. Ha riportato fratture multiple al volto, lividi profondi e uno stato di trauma evidente. Ma ciò che fa ancora più male è sapere che l’altro anziano investito insieme a lei è attualmente in fin di vita. Un semplice attraversamento si è trasformato in un inferno”. Con queste parole si apre la toccante lettera di Martina, nipote di una delle due vittime dell’investimento avvenuto nei giorni scorsi a Napoli, in via Salvator Rosa. Due anziani sono stati investiti mentre attraversavano. Uno è in condizioni disperate. L’altro segnato per sempre.

Una tragedia che si aggiunge a un dato sempre più allarmante: al Cardarelli di Napoli, secondo quanto dichiarato dal responsabile del Trauma Center Patrizio Festa, “negli ultimi dieci giorni un paziente grave su dieci è arrivato in pronto soccorso per incidenti con ciclomotori, bici elettriche, auto o per investimenti”. Gli accessi in codice rosso sono in costante aumento, soprattutto tra i minorenni. In Rianimazione, come spiega il direttore Francesco Imperatore, “vediamo sempre più giovani in condizioni critiche. In alcuni casi le cure funzionano, in altri i danni sono permanenti. E quando l’impatto è violento, neppure il casco basta”.

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Scooter pirata investe coppia di anziani in via Salvator Rosa, entrambi sono gravi

Il commento di Borrelli

Sulla vicenda è intervenuto il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli: “Questa lettera è uno schiaffo all’indifferenza. Quante altre famiglie dovranno piangere, quante altre vite dovranno spezzarsi prima che si riconosca che le nostre strade sono fuori controllo? È impensabile che attraversare la strada, camminare sul marciapiede, diventi un rischio mortale. Per ora la riforma del codice della strada è un flop. Servono maggiori controlli, dissuasori fisici, videosorveglianza, ma soprattutto una nuova cultura del rispetto per la vita umana. Presenteremo una nuova interrogazione parlamentare per avere risposte concrete e immediate e possibilità per i comuni di avere più agenti e più possibilità di arginare il fenomeno. Napoli, come le altre città italiane, ha bisogno di vera sicurezza, non di lacrime versate troppo tardi. La sicurezza stradale non può più essere rimandata e bisogna colpire anche le famiglie quando permettono ai figli spesso minorenni o anche con meno di 14 anni di girare su mezzi a due ruote comprati da loro stessi senza alcun titolo. È una questione di civiltà, di giustizia, di sopravvivenza”.

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