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Detenuto torturato e ucciso a Poggioreale: indagato il compagno di cella

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La Procura di Napoli ha ufficialmente aperto un’inchiesta sulla morte di Antonio Nocera, detenuto classe 1964, trovato privo di sensi in cella lo scorso novembre 2024. Per il delitto è stato iscritto nel registro degli indagati il suo compagno di cella Vincenzo Russo, classe 1981, accusato, in seguito al decesso della vittima, di omicidio pluriaggravato e tortura.

I fatti risalgono alla fine di novembre 2024 quando Nocera, classe 1964, allocato nella stanza n. 6 del Reparto Salerno del Carcere di Poggioreale, veniva rinvenuto esanime a terra nella sua cella, durante l’apertura delle porte per consentire ai detenuti di fare la doccia.

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Immediato il trasporto in ospedale dove gli venivano refertate lesioni gravissime consistite in politrauma, frattura mano destra, frattura perone lato destro, frattura ulna lato sinistro, frattura epifisi distale di perone sinistro, stato soporoso e cachettico, con prognosi riservata.

Lesioni subite, a detta dei Sostituti Procuratori della Repubblica di Napoli, per mano del suo compagno di cella, V.R. appunto che, in data 23 dicembre 2024, veniva sottoposto ad un intenso interrogatorio presso il Carcere di Poggioreale in quanto indagato di tortura e lesioni personali gravissime.

Accuse, quest’ultime, mutate nelle ultime ore, a seguito del decesso di N.A., che ha portato alla formulazione dell’accusa, nei confronti del quarantacinquenne, del reato di omicidio pluriaggravato, oltre che di quello di tortura. Toccherà all’avvocato avellinese Rolando Iorio difendere V.R. il quale rischia una condanna all’ergastolo.

Il legale, difensore di fiducia di V.R. già in altri procedimenti, si è recato questa mattina nel carcere di Poggioreale per predisporre la linea difensiva con il suo assistito, anche in previsione del conferimento dell’incarico peritale, previsto per lunedì 10 febbraio 2025, per l’espletamento dell’esame autoptico.

ARTICOLO PRECEDENTE – Morto detenuto del carcere di Poggioreale, picchiato in una rissa: era di Secondigliano

E’ morto in ospedale dopo diversi mesi di agonia, dopo un pestaggio subito in carcere le cui circostanze sono ancora ignote. Ora la famiglia vuole vederci chiaro e tramite l’avvocato Felice Galluccio chiede chiarezza sulla morte di Antonio Nocera. L’uomo, di Secondigliano, era stato arrestato lo scorso luglio per droga ed evasione e rinchiuso nel carcere di Poggioreale. Lo scorso dicembre è rimasto coinvolto in una rissa avvenuta all’interno del Padiglione Livorno nel carcere di Poggioreale le cui modalità e partecipanti sono ancora misteriose.

L’unica cosa certa è che Nocera ha subito fratture in varie parti del corpo ed ematomi di gravi entità tanto da finire in coma per 10 giorni. Si era parzialmente ripreso ma le sue condizioni erano rimaste sempre precarie fino a quando il suo cuore si è fermato sul letto all’Ospedale del Mare. Ora la famiglia vuole vederci chiaro su cosa è successo nel penitenziario. Chi ha aggredito Antonio e perché? Sono interrogativi a cui gli inquirenti dovranno dare una risposta. Intanto la salma è stata sequestrata e nei prossimi giorni verrà eseguita l’autopsia sul cadavere.

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