Assolto dall’accusa di ricettazione con revoca della misura cautelare e riduzione della pena a un anno e quattro mesi rispetto ai tre anni e sei mesi del primo grado. Questa la decisione della Corte d’appello di Napoli (V sezione) per Massimiliano Esposito junior, figlio di Massimiliano Esposito ‘o scognat indicato come capo dell’omonimo gruppo di Bagnoli. Decisiva la linea seguita dai legali del giovane ‘rampollo’, gli avvocati Leopoldo Perone e Rocco Maria Spina, riusciti a ridimensionare le accuse per il loro assistito non nuovo a ‘intemperanze’. Come quella che portò un anno e messo fa all’esecuzione a suo carico di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita perché resosi protagonista di una rocambolesca fuga a Fuorigrotta dopo l’alt della polizia su un suv risultato poi rubato. Il giovane, secondo la ricostruzione effettuata dagli agenti della squadra mobile, fu intercettato da poliziotti in borghese e non si sarebbe fermato all’alt: ne sarebbe così nato un inseguimento con il giovane che, nella corsa, avrebbe divelto anche alcuni paletti e speronato gli operatori.
Esposito junior viaggiava su una Mercedes risultata rubata nel marzo precedente e così, dopo le formalità di rito, per lui era scattato fermo di p.g. Nell’auto gli agenti inoltre recuperarono una mazza da baseball e dello spray urticante. Esposito fu così fermato con l’accusa di ricettazione nonchè denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, porto di oggetti atti ad offendere e guida senza patente.
