“Non c’erano bombole di gas nel deposito. Noi per legge non possiamo tenerle, lo attestano i contratti. Gianni era una persona ben voluto da tutti. Abbiamo sentito troppe voci false” affermano i cugini di Giovanni Scala, Ivan e Espedito Pepe. Quest’ultimo ha dichiarato: “Se fossimo passato 5 minuti prima, sarei morto anche io perché ero andato a prendere i miei figli“.
Il ricordo degli amici di Giovanni Scala: “Aveva un cuore generoso”
Questa mattina, in tanti ricordano con affetto Giovanni Scala, la vittima del crollo avvenuto ieri sera alle 19:10 in via Peppino De Filippo, nei pressi di via Foria, a Napoli. Chi lo conosceva lo ricorda come una persona dal cuore buono e un gran lavoratore, capace di strappare sempre un sorriso.
“Giovanni era un carissimo amico – dice ai microfoni di InterNapoli.it un amico -, mi è dispiaciuto moltissimo. Io ero qui quando c’è stata l’esplosione e, onestamente, non ho avuto neanche il coraggio di andare a vedere. La gente scappava. Giovanni l’avevo visto proprio ieri mattina: mi aveva detto che non si sentiva bene, poi, poche ore dopo, è successo ciò che tutti sappiamo. Ancora non si sa nulla, perché sono in corso le indagini. Stamattina sono sceso e sono andato a vedere un po’ la situazione. Speravo davvero che potesse essere estratto vivo dalle macerie, ma purtroppo non è stato così. Mi dispiace tanto per la sua compagna e per i parenti che piangevano. Sono cose che non dovrebbero mai accadere ma purtroppo succedono”.