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Il fratello di Papa Leone XIV: “Da piccolo giocava a fare il prete con l’asse da stiro”

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“Ero sdraiato a letto. Mia moglie mi ha chiamato e ha detto: ‘Fumo bianco! Fumo bianco!‘. Così ho acceso la tv e ho guardato. Ed è passata quasi un’ora. E quando il cardinale è uscito, e noi stavamo tutti aspettando, e ha detto “Roberto”, ho capito immediatamente”. Queste le parole con cui Louis Martín Prevost, fratello maggiore di Papa Leone XIV, ha raccontato come ha vissuto i momenti successivi alla fumata bianca.

“Se non fossi stato a letto, se fossi stato in piedi, sarei potuto crollare, perché è stato totalmente inaspettato”, ha aggiunto. “Quando eravamo piccoli, facevo sempre baccano con i miei due fratelli più piccoli, ma lui era sempre quello santo. E lo prendevamo in giro. ‘Un giorno diventerai Papa. Sei troppo santo’. Quando è entrato in seminario, è stato tipo… oh wow, ok. E poi un paio d’anni fa, quando il Papa lo ha nominato cardinale, è stato tipo… potrebbe succedere”, ha spiegato.

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“Sapeva che sarebbe diventato prete”

Cresciuti nella periferia sud di Chicago, Robert, John e Louis hanno vissuto un’infanzia semplice e molto unita. Fin da piccolo, Robert mostrava una chiara vocazione religiosa. Come racconta John, ex preside di una scuola cattolica: “Rob sapeva che sarebbe diventato prete da quando ha imparato a camminare”.

Giocava a fare il prete con un’asse da stiro come altare e distribuiva caramelle al posto della Comunione le sue parole a Daily Herald. John ricorda: “Un vicino una volta gli disse: ‘Diventerai Papa’, e guarda un po’… aveva ragione!”.

L’elezione è stata una sorpresa, ma John sospettava qualcosa: “Ho sentito dire che era tra i tre finalisti già uno o due giorni dopo la morte di Papa Francesco”.

“Gli dissi di non scegliere Leone come nome”

Alla vigilia del Conclave, i due fratelli parlarono del possibile nome pontificale: “Mi chiese: ‘Come dovrei chiamarmi se venisse il caso?’. Abbiamo scherzato un po’ sui nomi”, ha raccontato John.Gli dissi di non chiamarsi Leone, perché sarebbe stato il tredicesimo. Ma lui evidentemente ha controllato meglio ed è diventato il quattordicesimo.

Infine, John ha concluso: “Credo che Rob e Papa Francesco siano anime affini, entrambi segnati dalla vita tra i poveri in Sud America”.

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