Subito a processo Ciro Piccirillo detto ‘Barabba’, fratello del più noto Rosario indicato come capo dell’omonimo gruppo della Torretta di Chiaia. A stabilirlo il giudice per le indagini preliminari Linda Covella che ha accolto la richiesta dei sostituti procuratori Carrano e Prisco. Spetterà adesso al suo legale, l’avvocato Paolo Gallina, provare a ridimensionare le accuse.
Secondo gli investigatori infatti Piccirillo avrebbe picchiato il proprietario 82enne di un appartamento del quartiere Chiaia di Napoli per costringerlo ad affittare la casa al nipote, figlio del fratello, capo del clan Piccirillo: è quanto la Procura contesta all’uomo, ritenuto elemento di vertice dell’omonimo clan, arrestato qualche settimana fa con l’accusa di tentata estorsione e lesioni aggravati dal metodo mafioso. L’aggressione è scattata quando la vittima gli ha negato l’abitazione, sicuro che l’affitto, quella famiglia non l’avrebbe mai pagato.
Dopo le botte, Ciro Piccirillo ha intimato all’82enne di consegnargli il titolo di proprietà dell’immobile e anche 5mila euro in contanti. L’aggressione e la richiesta estorsiva, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri della stazione Posillipo, del nucleo operativo Bagnoli e del nucleo investigativo di Napoli (coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea), sono avvenute lo scorso 24 marzo. L’anziana vittima ha ripotato contusioni provocate da calci e pugni ai reni e alla schiena giudicate dai sanitari guaribili in 7 giorni.

