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Minore sepolto vivo sotto la sabbia, il papà ha cercato di salvarlo ma era troppo tardi

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“Riccardo! Riccardo!”: il grido disperato ha squarciato il silenzio del pomeriggio sulla spiaggia libera di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo. A urlare, tra le lacrime e il panico, un padre che cercava il figlio maggiore, scomparso nel nulla in pochi minuti. Lo avrebbe trovato lì, sotto la sabbia, privo di vita. La buca che il ragazzo stava scavando per gioco si era trasformata in una trappola mortale.

Era sdraiato sotto l’ombrellone, stanco dopo il pranzo, mentre i suoi figli giocavano qualche metro più in là. Un momento di quiete in una giornata estiva, che nulla lasciava presagire. Quando però si è reso conto che Riccardo Boni non era più vicino ai fratellini, l’uomo si è alzato di scatto e ha cominciato a cercarlo con lo sguardo. È stato allora che, con il cuore già stretto dall’ansia, ha chiesto ai due figli più piccoli dove fosse finito il fratello. I bambini hanno indicato un punto preciso della spiaggia: lì, fino a pochi minuti prima, stavano scavando insieme una grande buca.

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Senza esitare, il padre si è precipitato e ha iniziato a scavare a mani nude nella sabbia, urlando il nome del figlio, con la speranza – disperata – di salvarlo. In pochi attimi, anche altri bagnanti e i bagnini delle spiagge vicine si sono uniti nel tentativo di liberare Riccardo. Ma quando finalmente il corpo del ragazzo è stato riportato in superficie, non respirava più.

L’incidente è avvenuto giovedì pomeriggio, intorno alle 15, nella località Le Casalette, proprio di fronte al Camping California, dove la famiglia soggiornava. Riccardo, 17 anni, romano, stava trascorrendo una giornata di vacanza con il padre e i fratellini. Prima il bagno, poi il pranzo, e infine i giochi sulla sabbia, come ogni adolescente in un giorno d’estate.

Insieme ai fratelli aveva iniziato a scavare una buca, che a poco a poco è diventata profonda oltre un metro e mezzo. Una voragine. Il giovane aveva costruito un tunnel e avrebbe voluto entrare da una parte e uscire dall’altra. Ma quando era più o meno al centro, le pareti della struttura sono crollate e la buca si è coperta, seppellendolo completamente. Nessuno si è accorto di nulla, nessuno ha sentito un grido. I fratellini si erano allontanati, e il padre, ignaro, si stava riposando.

Dopo il ritrovamento, i soccorsi sono stati allertati immediatamente. Un’eliambulanza è atterrata sulla spiaggia e i medici hanno provato a lungo a rianimare Riccardo, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. A quel punto, il padre ha avuto un malore, sopraffatto dal dolore.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Tuscania, che hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente. La Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilità, al momento contro ignoti. La salma del giovane è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per valutare se procedere con l’autopsia.

Una tragedia silenziosa, maturata in pochi istanti. Un dramma che lascia senza parole e che richiama, ancora una volta, l’attenzione sui pericoli nascosti anche nei giochi più innocenti.

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