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Noleggio delle auto di lusso, c’erano contatti tra i clan Di Lauro e D’Alessandro

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Vincenzo D’Alessandro è ritenuto uno dei capi dell’omonimo clan insieme al fratello Pasquale e a Paolo Carolei. Alla luce della sua detenzione nel carcere di Nuoro, il 49enne avrebbe approfittato delle udienze dei suoi processi al Tribunale di Torre Annunziata per dare ordini ai suoi affiliati e per incontrarli a Castellammare di Stabia. Secondo l’ordinanza emessa dal gip di Napoli, Maria Luisa Miranda, il boss avrebbe avuto contatti anche un’importante esponente del clan Di Lauro per avviare un’attività di noleggio d’auto di lusso.

Vincenzo “Cuore” D’Alessandro

Spesso al telefono gli affiliati facevano riferimento a Vincenzo D’Alessandro con i soprannomi Cuore o Cuoricino, il fratello veniva chiamato Fango e Carolei Trenta Denari. Il 49enne approfittava dei permessi per incontrare gli affiliati, organizzare i summit, gestire la cassa del clan e consegnare le mesate agli affiliati. Le indagini sono state svolte tra gli inizi del 2023 e la fine del 2024.

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Fondamentali sono state le intercettazioni ambientali registrate all’interno della casa di uno dei cassieri dell’organizzazione criminale, Michele Abbruzzese. Grazie alle sue parole emergerebbe la riorganizzazione dei ruoli, il malcontento degli affiliati, la decisione dei capi di redarguire chi non rispetta le direttive, le modalità organizzative delle estorsioni e la successiva destinazione alle casse del clan.

Imprenditori minacciati dalla mala

Nel corso delle indagini sarebbero stati individuati diversi episodi estorsivi ai danni di commercianti e imprenditori, prevalentemente nel settore edilizio. Tra gli episodi ricostruiti dagli investigatori, c’è anche un violento pestaggio ordinato dal boss Pasquale D’Alessandro nei confronti di due suoi affiliati. A uno di loro è stato tagliato un dito per punizione, all’altro è stata provocata la frattura del setto nasale. Una volta medicato in ospedale, però, i due hanno provato a simulare un incidente stradale.

Il blitz contro il clan D’Alessandro

Lo scorso 11 novembre gli agenti del Servizio Centrale Operativo della polizia di Stato e la S.I.S.C.O. di Napoli, in collaborazione con la Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di polizia di Castellammare di Stabia, hanno eseguito l’ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (procuratore Nicola Gratteri, sostituto Giuseppe Cimmarotta) nei confronti di 11 persone. Sono gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dal metodo mafioso per agevolare il clan D’Alessandro.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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