Lorena Venier, madre del 35enne Alessandro Venier, ha confessato di aver partecipato attivamente all’omicidio e al sezionamento del figlio, avvenuto nella loro abitazione a Gemona del Friuli. La donna ha raccontato di aver utilizzato un seghetto per dividere il corpo in tre parti, poi nascoste in un bidone contenente calce viva per favorire la decomposizione e nascondere l’odore. Complice dell’omicidio sarebbe la compagna di Alessandro, Mailyn, che avrebbe partecipato allo spostamento dei resti.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stata proprio Mailyn a lanciare l’allarme al 112 nel tentativo di fermare la suocera. Una volta giunti nella villetta, i carabinieri hanno trovato i resti nel garage dopo le indicazioni fornite dalla donna. La madre ha dichiarato che l’omicidio era motivato dal timore che Alessandro potesse diventare pericoloso per la compagna e la figlia neonata, vista l’intenzione di trasferirsi in Colombia.
Le indagini proseguono per verificare la coerenza della testimonianza della madre, soprattutto alla luce dell’assenza di tracce ematiche nella casa. Nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia con la partecipazione di un consulente della difesa.