Era accusato di aver avviato una serie di scorribande armate a Ponticelli nel feudo del clan De Micco. Per questa ragione Umberto Dello Iacolo, considerato come un ‘fedelissimo’ del boss Antonio De Martino era stato arrestato al culmine di un inseguimento con gli agenti del commissariato di Ponticelli.
La Corte d’Appello di Napoli ha invece assolto il ras (condannato a cinque anni e sei mesi in primo grado): tutto merito del suo avvocato, il penalista Leopoldo Perone che ha demolito l’impostazione accusatoria e in particolare modo la ricostruzione effettuata dalla polizia giudiziaria che aveva riportato fermato Dello Iacolo su uno scooter ancora caldo (prova per la Procura della partecipazione al raid). Confermata invece la condanna per Francesco Paolo Di Dato (ugualmente condannato in primo grado a cinque anni e sei mesi).
Per il ras dunque una notizia insperata: Dello Iacolo ha sempre ricoperto un ruolo marginale all’interno dell’organizzazione. Arrestato per la prima volta il 28 giugno del 2018, accusato di essere tra i protagonisti della faida andata in scena tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 e che vide i De Micco-De Martino impegnati a preservare il controllo del territorio. Nell’occasione del suo arresto gli investigatori ipotizzarono che l’obiettivo del raid potesse essere l’abitazione di Luisa De Stefano, a quel tempo a capo del gruppo delle ‘pazzignane’
