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Accoltellato fuori un bar a Napoli alla vigilia di Natale, scarcerato Vincenzo Taglialatela

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Scarcerato. Con concessione dei domiciliari da scontare con l’ausilio del braccialetto elettronico. Questa la decisione del tribunale del Riesame di Napoli (XII sezione) per Vincenzo Taglialatela, il giovane di 24 anni arrestato insieme al cugino Giovanni perchè accusati di aver accoltellato un minore la vigilia di Natale all’esterno di un bar di San Giovanni a Teduccio. Nonostante le pesanti accuse a suo carico il suo legale, l’avvocato Davide Della Pietà, è riuscito a far breccia presso i giudici della libertà che hanno così attenuato le esigenze cautelari a suo carico. I due cugini, secondo l’accusa, avrebbero colpito con schiaffi e fendenti un loro conoscente di 17 anni. Tutto sarebbe nato da un banale alterco tra il giovane e Giovanni Taglialatela: alla reazione del primo il 21enne lo avrebbe dapprima colpito con uno schiaffo e a quel punto sarebbe scoppiata una rissa e – stando sempre al racconto della persona offesa – il giovane si sarebbe allontanato per andare via, ma, per tutta risposta, l’aggressore avrebbe estratto un coltello sferrando tre coltellate che lo colpivano alla testa, al braccio sinistro e alla spalla, facendolo cadere a terra. Per quanto riguarda invece Vincenzo Taglialatela, la vittima ha dichiarato che durante la rissa lo stesso, lo colpiva con due o tre schiaffi e, successivamente, avrebbe provato a tenerlo fermo, onde consentire presumibilmente al cugino Giovanni (poi consegnatosi il 4 gennaio) di continuare ad accoltellarlo.

La difesa di Vincenzo Taglialatela

l legale di Vincenzo Taglialatela, in sede di Riesame, ha ribadito che il suo assistito non era al corrente che qualcuno avesse con sé un’arma, di aver partecipato soltanto ad una rissa, precisando di essersi limitato solo a dare alla vittima due schiaffi. L’indagato, inoltre, ha riferito che dopo la rissa tornava a casa e di essersi reso conto di quello che era successo soltanto quando ha visto che era sporco di sangue, aggiungendo di aver saputo delle coltellate unicamente dalla polizia, quando era stato condotto presso gli uffici della Questura. La stessa difesa si è immediatamente attivata acquisendo la cartella clinica del ferito e dando luogo ad una consulenza di parte anticipando di fatto la Procura. Attraverso quest’ultima la difesa ha dimostrato che, nonostante le numerose ferite, non vi siano elementi tali da far ritenere che i fendenti potessero causare la morte del 17enne ed, a conferma di ciò, incontrovertibilmente, è intervenuto un esame arteriografico che ha escluso una profondità dei colpi.Non vi era dunque idoneità delle ferite atte a cagionare la morte del 17enne. Tutti motivi che hanno così portato il Riesame a scarcerare Taglialatela. Per il cugino il Riesame si terrà la prossima settimana.

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