venerdì, Luglio 25, 2025
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Sgominata la banda di Rullo, le minacce del boss: “Non arrivi a stasera”

C’è l’irreperibile Nicola Rullo tra le persone coinvolte nel rapimento a scopo di estorsione del figlio di un imprenditore avvenuto tra il 26 e il 27 settembre scorsi a Napoli. Proprio il boss del clan Contini si è reso protagonista delle percosse, perpetrate con una mazza da baseball in legno e una in ferro, per ottenere la restituzione di 375mila euro. La Squadra Mobile partenopea ha arrestato e messo in carcere 2 uomini e 3 donne gravemente indiziati, a vario titolo, di sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali, aggravati dal metodo mafioso.

E tra gli altri destinatari delle misure cautelari figurano parenti stretti del reggente dell‘Alleanza di Secondigliano in fuga, attivamente ricercato dalle forze dell’ordine. Complessivamente gli indagati sono 12 ma le misure cautelari in carcere sono state emesse nei confronti di Nicola Rullo (irreperibile), Ciro Carrino, Giovanni Giuliani e Gabriele Esposito. Domiciliari con il braccialetto elettronico invece per Maria Rullo, sorella di Nicola, Immacolata Reginella e per Assunta Giuliani.

L’indagine che ha portato ai 5 arresti ha subìto un’accelerazione, con l’individuazione di uno degli indagati ma non Rullo che cambia spesso casa per rendersi introvabile. Il debito in questione, che ha spinto gli indagati ad essere particolarmente violenti, riguarderebbe la partecipazione a una società dalla quale non arrivavano frutti. Gli altri indagati sono Armando Reginella, Salvatore Prisco, Carlo Di Maio e Marcello Madonna.