La decisione di uccidere Emanuele Durante sarebbe stata comunicata anche all’interno del carcere di Lecce. Secondo le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Napoli, il mandante dell’omicidio è Salvatore Pellecchia. Si tratta del ras del clan Sequino, detto Dudù, figlio del reggente Silvestro conosciuto come Silvio: il 28enne recentemente arrestato è anche il cugino di Emanuele Tufano.
I colloqui in carcere tra padre e figlio
Pellecchia Jr. è stato scarcerato il 22 gennaio del 2025, dopodiché ha avuto due colloqui con il padre detenuto nel penitenziario di alta sicurezza: il primo registrato il 12 marzo, tre giorni prima dell’omicidio di Durante, e un altro il 12 aprile. Le conversazioni intercettate nel carcere salentino sono ritenute fondamentali per gli inquirenti alla luce dell’agguato mortale contro il 20enne avvenuto il 15 marzo del 2025.
“Stai senza pensieri”, le parole prime dell’omicidio Durante
Nel primo incontro Dudù avrebbe rassicurato il genitore, rammaricato per la morte del nipote Tufano, che di lì a poco il cugino sarebbe stato vendicato: “Però poi non ti preoccupare, stai senza pensieri“. Inoltre Salvatore Pellecchia avrebbe promesso a Silvio di sostenere i parenti, provati dalla morte del 15enne avvenuta in via Carmine al Mercato.
Il secondo colloquio avvenne nel pomeriggio del 12 aprile, quindi, dopo l’esecuzione dell’omicidio Durante. Il reggente avrebbe raccomandato al figlio di stare attento: “Non farmi stare in pensiero“. E subito Dudù avrebbe risposto: “Ricordati che non mi dimentico di niente“.
Il blitz contro il clan Sequino
Lo scorso 8 marzo sono sono stati arrestati Salvatore Pellecchia e Alexandr Babalyan, rispettivamente accusati di essere stati il mandante e l’esecutore dell’omicidio di Durante. Dunque si tratterebbe una vendetta interna al clan della Sanità, figlia di alleanze, sangue e silenzi, quella che ha portato all’omicidio del 20enne. A decidere e ordinare l’esecuzione sarebbe stato il clan Sequino, recentemente riorganizzatosi dopo il ritorno in libertà di alcuni affiliati.
Tra gli arrestati figura Pellecchia, figlio di Silvestro – fratello di Maria Grazia Pellecchia, madre di Emanuele Tufano, altra giovane vittima della faida cittadina. I delitti dei due ragazzi, come accertato dalle indagini, sono collegati, entrambi al centro di un’inchiesta congiunta tra Procura Ordinaria e Distrettuale Antimafia: l’omicidio di Tufano, avvenuto il 24 ottobre 2024, e quello di Durante.
Sgominate le ‘paranze’ di Napoli dopo gli omicidi Tufano e Durante