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mercoledì, Giugno 19, 2024
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Minacce alla ex, restano in carcere il ras dei Contini e il nipote

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Carcere confermato per Roberto Murano, ras del clan Contini e braccio destro del boss Nicola Rullo, e per il nipote Davide Buonocore. I due, secondo la Procura, sarebbero gli autori delle minacce rivolte alla ex di Buonocore dopo che questa aveva deciso di interrompere la loro relazione. Inchiesta nata dopo la  denuncia della ragazza e della sua famiglia. Agli arresti domiciliari invece si trovano Anna Murano, figlia del ras, la moglie Stefania Palumbo e le sorelle Carmela e Annamaria Palumbo. Murano, Buonocore e la figlia del ras, difesi dall’avvocato Domenico Dello Iacono, hanno respinto gli addebiti non riuscendo però al momento a convincere i giudici.

Le minacce alla giovane

Un calvario quello vissuto dalla ragazza iniziato quando lei aveva 13 anni e quando attira le attenzioni di Buonocore, rampollo del clan Contini e soprattutto nipote di Roberto Murano, ‘pezzo da novanta’ del gruppo. Lui aveva deciso che quella ragazza doveva essere sua. Sua e basta e per ribadirlo aveva più volte fatto leva sulla sua appartenenza ad una famiglia ‘conosciuta nel quartiere’. Addirittura in una circostanza la zia di Buonocore l’aveva accusata di aver “sfruttato economicamente il nipote”. Una relazione imposta che non dà respiro alla giovane costretta, anche quando Buonocore finisce in carcere per una stesa a piazza Mercato, a intrattenere attraverso videochiamate imposte dai parenti del giovane. Dopo mesi trascorsi in questo modo Buonocore ottiene gli arresti domiciliari ma lei trova il coraggio di lasciarlo fino all’apice della vicenda avvenuto la notte tra il 7 e l’8 maggio, quando Buonocore, dopo aver appreso che la ex aveva una nuova relazione, si presenta sotto casa accompagnato dalla zia: “Appena scendi ti devo sparare” e rivolgendosi al fratello della ragazza “Sei morto”.

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Anche la zia, come ricostruito nell’ordinanza minaccia i familiari della giovane: ”Se li fate lasciare noi vi facciamo picchiare perché noi non ci sporchiamo le mani con voi”. Subito dopo questo blitz Buonocore va via e sotto il palazzo della giovane va in scena un corteo di motorini capeggiato dal cugino di Buonocore, il figlio di Murano (che non risulta indagato). Pochi giorni dopo, come riportato in sede di denuncia, è lo stesso Murano che si presenta al negozio dei familiari della giovane:”Mi fanno un…. il guappo sono io, andiamo insieme in Questura, il guappo sono io, mi sono fatto 15 anni me ne faccio altri 30 ma mi devo togliere lo sfizio”.

 

 

 

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