Sono ritenute coinvolte nell’omicidio Alfonso Cesarano, il 34enne di Gragnano ucciso a colpi di pistola lo scorso 29 agosto. Tre persone sottoposte a fermo dai carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Torre Annunziata al termine di indagini coordinate dalla Dda di Napoli. Ai tre gli inquirenti contestano i reati di omicidio aggravato dal metodo mafioso.
L’agguato è scattato in via Cappella della Guardia, a Gragnano, dove i sicari, due in sella a uno scooter, sono entrati in azione sparando a raffica e uccidendo Cesarano e anche il suo cane. Il provvedimento precautelare che è ora in attesa del vaglio del gip, riguarda anche un complice dei due presunti autori dell’omicidio.
Le indagini sull’omicidio di Alfonso Cesarano
Proprio le modalità, insieme alla contiguità di Cesarano con il clan Di Martino dei Monti Lattari, fece propendere gli inquirenti verso la pista del regolamento di conti. I carabinieri e la Procura interrogarono i primi testimoni accorsi sul luogo dell’agguato e anche le telecamere di videosorveglianza che potrebbero aver ripreso tutto.
I sicari attesero Cesarano sotto casa e quando uscì in sella a un scooter in compagnia del suo cane partì la raffica di proiettili che non ha lasciato scampo al cane e al padrone. La vittima era detenuta ai domiciliari per il tentato omicidio di un vicino, dopo una lite a causa di un cavallo e poteva uscire con il braccialetto elettronico in virtù di un permesso per lavoro.