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Omicidio in strada a Napoli, l’ombra di una nuova faida dietro la morte di Carmine Notturno

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Potrebbe esserci l’ombra di nuove tensioni a Napoli est dietro la morte di Carmine Notturno, il 49enne ucciso ieri sera in strada a San Giovanni a Teduccio (leggi qui l’articolo di lancio). Classe 1974, Carmine Notturno vanta diversi precedenti e soprattutto frequentazioni con soggetti legati ai Reale del rione Pazzigno e, ultimamente, con soggetti orbitanti tra i Silenzio. I fari sono puntati però sui D’Amico di via Villa San Giovanni i cosiddetti ‘Gennarella’ e sui Formicola, gruppo di via Taverna del ferro, ‘formazioni’ facente parte dell’orbita dei Mazzarella e da sempre in contrasto con I Reale cui sarebbe vicino anche il figlio dello stesso Notturno. Gruppi contrapposti dunque, unioni che si fanno e si disfano e che potrebbero aver creato le condizioni adatte per risucchiare dentro al vortice proprio Notturno, ucciso da due sicari in sella ad uno scooter. L’agguato si è consumato in piazza Giambattista Pacichelli, poco lontano da Corso San Giovanni a Teduccio e davanti a tante persone in quel momento incolonnate nel traffico. Secondo i primi riscontri investigativi i sicari hanno utilizzato un abbigliamento poco consono per la stagione e per la calura di questi giorni, pantaloni lunghi, berretti, forse per evitare di farsi riconoscere attraverso i tatuaggi. Quel che è  xcerto è che cercavano proprio lui visto che quello scooter, secondo alcune testimonianze raccolte, aveva effettuato ben due giri in strada prima di intercettare il 50enne che ha provato a scappare venendo prima raggiunto da alcuni colpi per poi essere finito. Un agguato di stampo camorristico, la spia forse di tensioni ancora più profonde che covano tra i palazzoni di Napoli est.

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